In “cammino per Lea” approda domani mattina a Pizzo

in cammino per Lea_pizzoRicomincia il viaggio di Valerio D’Ippolito e Valentino Marchiori, per ricordare il coraggio di Lea Garofalo e il suo messaggio di libertà, cominciato nel 2014 dal luogo del ritrovamento dei resti di Lea, San Fruttuoso (Monza).

In “cammino per Lea” contro le mafie, contro il silenzio che circonda le vittime delle organizzazioni criminali. “Vedo Sento Parlo” è l’iniziativa organizzata dal Coordinamento provinciale di Libera Vibo per domani, sabato 9 luglio, alle ore 19 presso il Castello Murat di Pizzo, in occasione della tappa nella provincia di Vibo Valentia del “Cammino per Lea”.

Valerio D’Ippolito e Valentino Marchiori, esponenti di Libera Monza-Brianza, hanno ripreso a camminare per ricordare il coraggio ed il sacrificio di Lea Garofalo ed il suo grande messaggio di libertà. Dopo aver attraversato l’Italia a piedi nel 2014, partendo dal luogo del ritrovamento dei resti di Lea, San Fruttuoso (Monza), e arrivando a Petilia Policastro, suo paese d’origine, hanno deciso di proseguire il loro pellegrinaggio facendo il periplo della Calabria. Questa volta il viaggio è iniziato proprio da dove è finito quello precedente, dal monumento dedicato a Lea Garofalo a Petilia Policastro, per concludersi, attraverso una ventina di tappe attorno la Calabria, il 22 luglio con la partecipazione a “I Sentieri della Memoria”, una marcia promossa da Libera nel cuore dell’Aspromonte per ricordare Lollò Cartisano e tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta.

L’arrivo di D’Ippolito e Marchiori è previsto verso le 8 al bivio dell’Angitola. Ad attenderli ci saranno diversi cittadini che fanno parte di Libera ed esponenti di altre associazioni che condividono questo cammino. Gli esponenti di Libera saranno accompagnati nel cuore della città napitina in attesa dell’incontro del pomeriggio. Sarà un’occasione di incontro e condivisione per confrontarsi sul coraggio e sul sacrificio di donne come Lea che hanno scelto di dire NO alla ‘ndrangheta e di ribellarsi per se stesse ma soprattutto per amore dei propri figli per i quali cercano di costruire un futuro pulito, onesto e dignitoso, al contrario di madri e figlie che hanno deciso di disconoscere i propri congiunti per la loro scelta di pentirsi e collaborare con la giustizia.

All’iniziativa prenderanno parte tra gli altri Matteo Luzza, Familiare di Vittima Innocente della ‘ndrangheta, Rocco Mangiradi, Testimone di Giustizia, e Vincenzina Perciavalle, Consigliera provinciale di Parità.