Progetto di bilancio dell’UE per il 2017: la Commissione propone un bilancio incentrato sulle priorità: crescita, occupazione e una risposta valida alla crisi dei rifugiati

La Commissione ha proposto oggi il progetto di bilancio dell’UE per il 2017 che prevede pagamenti per 134,9 miliardi di EUR ed è incentrato sulle due priorità politiche principali dell’Europa: sostenere la ripresa in corso dell’economia europea e affrontare le sfide umanitarie e di sicurezza nel nostro vicinato. Sono previsti maggiori fondi per gli investimenti a favore della crescita, dell’occupazione e della competitività nell’Unione europea e per garantire le risorse necessarie per proteggere le frontiere esterne dell’Unione europea, rafforzare la sicurezza all’interno e all’esterno dell’Unione, fornire sostegno per l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati e affrontare le cause profonde della migrazione nei paesi di origine e di transito.

La Vicepresidente della Commissione europea Kristalina Georgieva, responsabile del bilancio e delle risorse umane, ha dichiarato: “L’Unione europea si trova di fronte a sfide enormi e in questi momenti difficili un bilancio dell’UE mirato ed efficace non è un lusso bensì una necessità: contribuisce ad ammortizzare gli shock stimolando la nostra economia e aiutando ad affrontare problematiche quali la crisi dei rifugiati. Come sempre, continuiamo a imperniare il nostro bilancio sui risultati, facendo in modo che ogni euro stanziato sia speso bene.”

Il bilancio proposto opera entro gli stretti margini fissati dal Parlamento europeo e dagli Stati membri nel Quadro finanziario pluriennale. All’interno di tali limiti, la Commissione propone di agire in modo per quanto possibile flessibile e mirato e fornisce i mezzi necessari per progredire nei settori prioritari, riducendo allo stesso tempo le spese per le azioni meno urgenti.

Il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’Unione europea dovranno ora discutere congiuntamente questa proposta.

Promuovere l’occupazione, la crescita e gli investimenti

Nel 2017 sono previsti fondi destinati specificamente a sostenere la crescita economica per complessivi 74,6 miliardi di EUR, a fronte di 69,8 miliardi di EUR nel 2016. Tale dotazione è ripartita nel modo seguente:

  • 21,1 miliardi di EUR per la crescita, l’occupazione e la competitività, di cui 10,6 miliardi di EUR destinati alla ricerca e all’innovazione nell’ambito di Orizzonte 2020, 2,0 miliardi di EUR per l’istruzione nel quadro di Erasmus +, 299 milioni di EUR per le piccole e medie imprese nell’ambito del programma COSME e 2,5 miliardi di EUR nell’ambito del Meccanismo per collegare l’Europa (CEF);
  • 2,66 miliardi di EUR per il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), lo strumento alla base del Piano di investimenti per l’Europa. L’iniziativa si è rivelata un successo per l’Europa, assicurando 106,7 miliardi di EUR di investimenti in 26 Stati membri in meno di un anno;
  • 53,57 miliardi di EUR a sostegno degli investimenti produttivi e delle riforme strutturali per promuovere la convergenza tra gli Stati membri e fra le regioni tramite i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE).

Per sostenere gli agricoltori europei si propone un importo di 42,9 miliardi di EUR.

Gestire meglio le frontiere esterne dell’UE e affrontare le problematiche inerenti ai rifugiati all’interno e al di fuori dell’UE

Il progetto di bilancio dell’UE per il 2017 propone 5,2 miliardi di EUR per rafforzare le frontiere esterne dell’Unione e affrontare la crisi dei rifugiati e l’immigrazione irregolare finanziando strumenti rafforzati per prevenire il traffico di migranti e affrontare le cause a lungo termine della migrazione in collaborazione con i paesi di origine e di transito, politiche più incisive per la migrazione legale, compreso il reinsediamento delle persone che necessitano di protezione, e strumenti per sostenere gli Stati membri nell’integrazione dei rifugiati all’interno dell’UE.

Il progetto di bilancio dell’UE destina circa 3 miliardi di EUR al finanziamento di azioni all’interno dell’UE quali:

  • la creazione della Guardia costiera e di frontiera europea;
  • la proposta di un nuovo sistema di ingressi/uscite per rafforzare la gestione delle frontiere;
  • le proposte di revisione del sistema europeo comune di asilo, compresa la riforma del meccanismo di Dublino;
  • l’istituzione di un’agenzia dell’UE per l’asilo.

Comprende inoltre 200 milioni di EUR per il nuovo strumento per fornire assistenza umanitaria all’interno dell’UE.

Il progetto di bilancio propone altresì 2,2 miliardi di EUR per azioni al di fuori dell’UE volte ad affrontare in particolare le cause profonde del flusso di rifugiati. Questa cifra comprende:

  • 750 milioni di EUR nell’ambito dello strumento per i rifugiati in Turchia, quale apporto al raggiungimento della quota di 1 miliardo di EUR di contributo del bilancio UE a questo fondo;
  • l’impegno a favore del Libano e della Giordania assunto alla conferenza ONU di Londra, sotto forma di 525 milioni di EUR a carico del bilancio UE, 160 milioni di EUR a carico del fondo fiduciario per la Siria e 200 milioni di EUR di assistenza macrofinanziaria.

Più fondi per la sicurezza

Alla luce delle crescenti sfide per la sicurezza cui si trovano confrontati l’UE e i suoi Stati membri, il progetto di bilancio dell’UE per il 2017 stanzia inoltre risorse consistenti per la sicurezza: 111,7 milioni di EUR andranno a sostegno di Europol, mentre 61,8 milioni di EUR sono destinati a rafforzare la sicurezza delle istituzioni dell’UE, insieme a 16 milioni di EUR supplementari per misure di sicurezza nel 2016.

In linea con la crescente importanza di una maggiore cooperazione europea in materia di difesa, la Commissione propone altresì un’azione preparatoria per la ricerca nel campo della difesa con una dotazione di 25 milioni di EUR nel 2017.

Contesto

Il progetto di bilancio dell’UE per il 2017 comprende due importi (impegni e pagamenti) per ciascun programma da finanziare. Per “impegni” si intendono i finanziamenti che possono essere stabiliti nei contratti in un determinato anno, mentre i “pagamenti” sono gli importi effettivamente erogati. Nel progetto di bilancio per il 2017 gli impegni ammontano a 157,7 miliardi di EUR (a fronte di 155,0 miliardi di EUR nel 2016) e i pagamenti a 134,9 miliardi di EUR (in calo rispetto ai 143,9 miliardi di EUR del 2016); la differenza è dovuta all’avvio lento dei programmi di coesione del periodo 2014-2020. Nel presente comunicato stampa, la cifra complessiva di 134,9 miliardi di EUR si riferisce ai pagamenti mentre tutte le altre cifre si riferiscono agli impegni proposti.

Il bilancio dell’UE corrisponde all’1% circa del PIL dell’UE, ma ha un’incidenza considerevole grazie al suo effetto moltiplicatore e al suo carattere incentrato sui risultati. Nel periodo 2007-2013, ad esempio, l’aumento medio del PIL dovuto alla politica di coesione è stimato al 2,1% all’anno in Lettonia, all’1,8% all’anno in Lituania e all’1,7% all’anno in Polonia.