Agguato a Melito uccisi Alessandro Laperuta e Mohammed Nouvo

L’agguato è avvenuto in via Giulio Cesare, al numero civico 118, a Melito di Napoli. Nel primo pomeriggio si era appreso del decesso di Raffaele Mauriello, 20 anni. Con il trascorrere delle ore si è stabilita l’identità della prima vittima. Si tratta di Alessandro Laperuta, 32 anni, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto dalle forze dell’ordine vicino al clan Amato-Pagano. Il bilancio del raid si è aggravato. E’ morto anche Mohammed Nouvo, 30 anni, marocchino, colpito alla testa e deceduto all’ospedale San Giuliano. Laperuta è stato raggiunto dai proiettili mentre si trovava all’interno di un appartamento al quarto piano della palazzina.

Non è stato ancora chiarito, anche se ormai sembra quasi certo – se il giovane di 15 anni, ferito e giunto poco dopo l’agguato nello stesso ospedale San Giuliano di Giugliano, dove era stato trasportato in fin di vita il nordafricano, fosse presente sul luogo al momento dell’agguato.

Si cerca di stabilire anche l’identità del 15enne, ferito al torace. Secondo quanto ipotizzano le forze dell’ordine il minorenne avrebbe legami di parentela con un appartenente ad un clan di camorra, che opera nella zona. Si vocifera che sia addirittura il figlio del boss degli scissionisti Cesare Pagano (in carcere) e anche il nipote dell’altro boss della cosca, che scatenò la sanguinosa faida del 2004, pure detenuto, Raffaele Amato.

Gli investigatori sospettano che il quindicenne sia stato ferito nello stesso luogo dove sono morti gli altri due uomini vittime dell’agguato. Forse le due vittime avrebbero cercato di ripararsi in casa mentre il ragazzo sarebbe riuscito ad allontanarsi dapprima in sella ad uno scooter e poi, soccorso da un’autoambulanza che lo ha portato prima all’ospedale di Giugliano e poi all’ospedale Cardarelli. I carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno puntato l’attenzione soprattutto sui rapporti di parentela del ragazzo con il clan della camorra attivo nella zona di Secondigliano. Sulle due vicende indagano i carabinieri della compagnia di Giugliano diretti dal capitano Antonio De Lise.