“Roma ce la può fare”. Tronca e Cantone fanno il punto sulla gestione commissariale

“Soldi e tempo ce ne vogliono ma Roma ce la può fare, anzi ce la deve fare”. Con queste parole il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca s’è congedato dalla stampa, alla vigilia della conclusione formale del suo mandato (lunedì 20 giugno), nel corso di una conferenza alla Stampa Estera con il presidente dell’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) Raffaele Cantone.

“Non è vero che le cose non si possono fare”, ha proseguito Tronca. Bando ai diffusi “atteggiamenti di rassegnazione”, il Commissario ha portato l’esempio concreto di piazza Venezia: “Siamo riusciti a trovare nelle pieghe del bilancio i soldi per rifarla completamente”, attivando “diversi cantieri in contemporanea”. In otto mesi, ha sottolineato Tronca, “sono stati immessi elementi positivi” che hanno consentito “la velocizzazione dei processi amministrativi”, avendo come prassi il “rispetto della piena legalità e trasparenza” e come finalità precisi “obiettivi e risultati”.

Esempio su tutti, il Giubileo: “Bilancio più che positivo per i cantieri:  a novembre, quando ci siamo insediati, su 31 opere nessuna era stata cantierizzata mentre oggi sono tutte finite, tranne due di cui abbiamo inteso migliorare i progetti”. La città, dal suo canto, “sta rispondendo in modo assolutamente efficiente sul fronte dell’accoglienza”.

Determinante il lavoro svolto sul versante della legalità e della lotta alla corruzione: nel 2015, ha precisato il presidente dell’Anac, “le procedure negoziate sono diminuite del 20%, mentre sono aumentate del 25% quelle aperte”. Nel contempo si è verificato ”l’incremento del 177% delle somme messe a gara”. E il trend è proseguito nel 2016. In eredità, poi, il Commissario lascerà “l’adeguamento del piano anticorruzione e la riorganizzazione della centrale unica di committenza”.

In realtà, ha spiegato Tronca, per la centrale unica si tratterà di “una vera e propria attivazione” con un’articolazione interna in due aree operative: “lavori pubblici e razionalizzazione della spesa”.

Un messaggio di sostanziale fiducia e speranza, dunque. Con le cautele del caso: per proseguire sulla strada avviata, ha chiosato il Commissario, “nella pubblica amministrazione deve funzionare alla perfezione il sistema di monitoraggio e controllo”.