Mercato dell’arte in Italia: tendenze ed eccellenze

BurriIl mercato dell’arte del Bel Paese sta ripartendo, dopo anni di stagnazione. Si tratta di una ripresa progressiva, con risultati che vanno incrementandosi di anno in anno, a partire dal 2014. Si hanno quindi buone basi per essere ottimisti riguardo agli scenari futuri: basti pensare che nel 2015 il mercato dell’arte ha guadagnato un +16,8% rispetto a quello precedente. L’Italia, poi, guadagna il settimo posto al livello globale tra le principali piazze dell’arte. Stiamo parlando di un risultato non indifferente, se si considera che il mercato dell’arte nostrano è ancora eccessivamente imbrigliato da pesanti vincoli di carattere burocratico e legislativo. Un altro dato significativo indica che i collezionisti attivi sul nostro territorio sono calati di numero ma cresciuti in potenza economica, dovendo spesso rilanciare contro offerte straniere che vengono fatte da un capo all’altro del telefono. Quella italiana, poi, è bene precisarlo, è una realtà in cui si affacciano ancora pochi grandi collezionisti e dove le vendite vedono un tasso abbastanza basso di import. Le case d’asta rappresentano la più consistente fetta del mercato dell’arte, ma, per quanto concerne i pezzi messi all’incanto, si tratta prettamente di opere provenienti dalla penisola. Puntare sulle eccellenze del nostro paese, mantenendo al contempo uno sguardo internazionale, è stata la strategia vincente adottata dalla casa d’aste Minerva Auctions, che nasce dalla determinazione di Fabio Bertolo. A capo del team di specialisti Minerva, Bertolo ha deciso di dare fiducia al mondo dell’arte italiana proprio nel momento in cui il settore era in crisi essendo considerato un semplice bacino cui attingere per le esportazioni oltremanica o oltreoceano. La percentuale di crescita del mercato dell’arte non potrà che aumentare in questo 2016, visti anche i recenti risultati raggiunti nelle aste di Minerva Auctions. Dopo il successo di una prima asta che ha visto al centro varie rarità tra Libri, Autografi e Stampe (un settore di nicchia e ben poco influenzato dalle tendenze), il secondo appuntamento dell’anno è stato dedicato all’Arte Moderna e Contemporanea, che sembra al momento essere il principale polo di attrazione per i compratori nostrani. L’asta tenutasi lo scorso 28 aprile ha visto Minerva Auctions creare qualcosa di più della conferma di un trend positivo: tutti i record sono stati sbaragliati con un totale di oltre 1 milione di euro di ricavato, l’incasso più alto mai realizzato dalla casa d’aste romana dal momento della sua fondazione. Tra le 400 tele e sculture messe all’incanto, i top lots sono stati Visibile questa sera, dipinto nel 1959 di Gastone Novelli (aggiudicata per 47.500 euro pur partendo da una stima di partenza di 24.000) e una Combustione firmata Alberto Burri del 1964 (che è stata venduta per 55.000 euro). Qual è il segreto di Minerva Auctions? A detta di Fabio Bertolo, oltre alla già citata dimensione internazionale, un grande peso è stato giocato dalla competenza degli esperti messi in campo, dalla accuratissima selezione delle opere e, non da ultimo, dalla efficace strategia di marketing adottata per la vendita.