Como, arrestato l’ex sindaco Stefano Bruni

Il  politico è stato arrestato dalla Guardia di Finanza. Stefano Bruni è stato in carica per 2 mandati dal 2002 al 2012. L’ex sindaco è stato tratto in arresto in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip di Milano.

“La punta dell’iceberg è stata scoperta nel marzo del 2014, quando è stato tratto in arresto, per peculato, Daniele Santucci, storico patron di Aipa società incaricata da oltre 800 Comuni sparsi in tutta Italia di riscuotere i tributi locali – scrive in una nota il comando della Guardia di Finanza di Lecco -. Il metodo per sottrarre denaro alle casse dei Comuni era semplice: due conti corrente intestati fittiziamente alla società, ma non inseriti nella contabilità, sui quali confluivano i denari provenienti dalla riscossione e dai quali Santucci attingeva secondo propria necessità. Poi, nel maggio del 2015, sotto la direzione della Procura regionale della Corte dei Conti lombarda, quanto scoperto in sede penale è stato analizzato sotto la lente dei principi contabili dell’erario. Sequestrati tutti conti corrente e le proprietà riconducibili alla società di riscossione, passaggio necessario per garantire il ristoro del danno erariale causato”.

A un anno di distanza, i militari hanno dato esecuzione a 5 ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di un cittadino olandese residente in Svizzera, tre italiani residenti nell’hinterland milanese, nel comasco e uno in provincia di Pesaro Urbino; tutti indagati a vario titolo per i reati di bancarotta concordataria e fallimentare aggravata, abusivismo finanziario e costituzione fittizia di capitale sociale. Il danno causato dagli arrestati ad Aipa e Mazal ammonterebbe almeno a 150 milioni di euro.

“L’attività di indagine ha consentito di attribuire a ogni attore il suo ruolo – si legge ancora -: Luigi Virgilio, manager dalla lunga esperienza nel settore finanziario che avrebbe dovuto traghettare Aipa fuori dalla situazione in cui si trovava a causa della precedente gestione, salvare l’attività di riscossione dei tributi di circa 1.200 Comuni e centinaia di posti di lavoro, ha invece continuato a drenare risorse pubbliche – infatti i denari raccolti dalla società provenienti dalla riscossione dei tributi sono di proprietà dei Comuni – anche per mezzo di fatture pagate per consulenze di importi rilevanti. Con Aipa in stato di “ prefallimento” Virgilio, senza una trattativa pubblica, conferisce i contratti di riscossione degli enti locali alla Mazal – società neo costituita, il cui capitale sociale (requisito necessario per poter essere iscritti all’Albo delle società di riscossione tributi) è risultato pressoché nullo. Ed è proprio per costituire il capitale sociale di quest’ultima società che Virgilio si è rivolto a all’ex sindaco Stefano Bruni e Daniele Bizzozzero, patron del Lecco Calcio. I due svolgono un ruolo assolutamente attivo nella intermediazione, contrattazione ed acquisto dei titoli”.

L’operazione, preceduta da diverse attività di perquisizione e sequestro di beni e disponibilità finanziarie su conti correnti per oltre 4 milioni di euro, si è conclusa con l’arresto degli indagati ed ha visto l’impiego di oltre 50 militari nelle Provincie di Milano, Monza e Brianza, Como e Pesaro Urbino.