Nodulo tiroideo finora considerato maligno, non lo è più

Un gruppo di ricerca internazionale in cui figura anche l’Aoup (nella persona del professor Fulvio Basolo, direttore dell’Unità operativa di Anatomia patologica 3) ha dimostrato che un tipo di neoplasia follicolare capsulata della tiroide, finora considerata cancro, può essere declassata come neoplasia a comportamento clinico benigno. L’importante novità, che implica l’abbandono dell’intervento chirurgico di rimozione totale della tiroide e successivo trattamento con iodio radioattivo, è stata pubblicata nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista Jama Oncoloy e, vista l’importanza, è stata ripresa e positivamente commentata dal New York Times.

Si tratta di una novità che dovrebbe interessare, nel mondo, ogni anno, circa 45mila pazienti affetti da questo tipo di lesione fino ad ora considerata cancro alla tiroide. Questo risultato può rappresentare un precedente per quei ricercatori che hanno richiesto di riclassificare altre tipologie di neoplasie, fra cui alcune lesioni della mammella e della prostata. Questo “ex-cancro” è in realtà un nodulo completamente circondato da una capsula di tessuto fibroso, sebbene il suo nucleo si presenti atipico come nel cancro; le sue cellule tuttavia, restano confinate all’interno della capsula fibrosa e non invadono il tessuto circostante evitando l’asportazione completa della tiroide seguita da trattamento con iodio radioattivo, inutile e dannoso in questi casi, secondo gli studiosi. Ecco quindi la ridefinizione da “variante follicolare capsulata del carcinoma papillare della tiroide”, a “neoplasia follicolare non invasiva della tiroide con caratteristiche nucleari del tipo papillare” (Niftp). Insomma, il termine carcinoma è stato abolito. Tale ridefinizione implica importanti ripercussioni positive, in termini di costo/beneficio, sia per il paziente che per il sistema sanitario.

Come riporta il NYT: “Se non è un cancro, cerchiamo di non chiamarlo cancro”, ha detto il Dr. John C. Morris, presidente eletto della American Thyroid Association e professore di Medicina alla Mayo Clinic (e non era un membro del gruppo di studiosi che ha riclassificato la patologia).