Milano, Casa degli Artisti riqualificata con il contributo volontario dei privati

casa artistiPer la società immobiliare che ha deciso di completare con risorse proprie il restauro della Casa degli Artisti di Corso Garibaldi – che presto rinascerà con atelier e laboratori destinati alle arti figurative e con spazi di servizio aperti a tutti – si tratta di un importante regalo alla città. Per il Comune è soprattutto il risultato della nuova stagione di collaborazione tra l’Amministrazione e gli operatori privati avviata in questi anni per rendere più bello e più fruibile il territorio cittadino. La dimostrazione di come possa essere realizzata la Milano del futuro, con un rapporto pubblico-privato trasparente, efficiente e responsabile. “Un gioiello dell’architettura di inizio Novecento, abbandonato al degrado per anni, oggi viene restituito al suo splendore – afferma l’assessore all’Urbanistica, Alessandro Balducci – grazie all’intervento de La Ducale Spa, che non solo ha realizzato con grande qualità quanto dovuto per gli oneri previsti dalla convenzione, ma si è offerta di portare al termine i lavori in modo che il bando per la gestione della Casa degli Artisti non fosse gravato dall’investimento necessario per la conclusione della riqualificazione”. La Ducale Spa del Gruppo Tecnocasa era tenuta, a pagamento degli oneri di urbanizzazione dell’intervento di riqualificazione e costruzione immobiliare avviato in Corso Garibaldi 95, ad effettuare il restauro a rustico della Casa degli Artisti, immobile di proprietà comunale, ammalorato ed abbandonato dal 2007. Completati i lavori di risanamento strutturale e di installazione degli infissi, la società ha però deciso di stanziare un contributo volontario di 800 mila euro per terminare la riqualificazione e consegnare così all’Amministrazione un edificio ultimato, pronto per essere restituito ai cittadini. Entro la fine dell’estate, a chiusura del cantiere, il Consiglio di Zona 1 pubblicherà un bando pubblico per assegnarne gli spazi. Gli artisti che si aggiudicheranno gli atelier avranno a disposizione i locali del pianto terra e lo spazio aperto protetto da una pensilina per fare una caffetteria aperta al pubblico. “In questi anni il Consiglio di Zona 1 ha lavorato non solo con il Comune e con gli operatori privati, ma con le associazioni, le scuole d’arte, le accademie, per condividere e sviluppare un bellissimo progetto: quello di ridare a Milano un laboratorio permanente per le arti aperto alla città” sottolinea la presidente della Commissione Ambiente di Zona 1, Elena Grandi. “La sinergia tra tanti soggetti e il raggiungimento di un traguardo condiviso sono la prova di come la partecipazione sia un importante strumento per il bene della città”.