Torna a Genova Andrea Chénier dal 12 al 20 aprile al Carlo Felice
A 120 anni e due manciate di giorni dalla prima, trionfale rappresentazione al Teatro della Scala il 28 marzo 1896, Andrea Chénier andrà in scena dal 12 aprile al Carlo Felice nella versione registica di Lamberto Puggelli, rielaborata da Salvo Piro che, nelle note di regia premesse al libretto, ricorda il suo debutto nella lirica proprio qui a Genova come assistente di Puggelli, nell’Andrea Chénier del 2009. È un rapporto intenso quello tra Andrea Chènier e Genova, dove – come ha ricordato Maurizio Roi – dall’anno del debutto, l’opera è andata in scena ogni tre o quattro anni. “Lavorare su allestimensti storici, come per Bohème, coprodurre con diversi teatri, come è stato per Roberto Devereux, e riprendere titoli nostri di grande successo, come Tosca, sono i tre parametri che abbiamo utilizzato in questa stagione – ha detto il soprintendente – una stagione in cui abbiamo ad oggi toccato i due milioni di incasso con ottantamila presenze”. Roi ha poi evidenziato come “la presenza di alcuni gruppi imprenditoriali genovesi tra i supporter del Carlo Felice dia il segno di un collegamento, di una attenzione della città verso il Teatro”. La direzione dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice è affidata a Giampaolo Bisanti, il cast è formato daMarcello Giordani e Piero Giuliacci (Andrea Chénier), Alberto Gazale e Sergio Bologna (Carlo Gérard), Norma Fantini e Patrizia Orciani (Maddalena di Coigny), Sofia Koberidze (Bersi), Elena Traversi (La Contessa di Coigny), Alessandra Palomba (Madelon), Paolo Maria Orecchia (Roucher), Dario Giorgelé (Pierre Fleville e Fouquier Tinville), Roberto Maietta (il Sanculotto Mathieu), Enrico Cossutta (l’abate), Enrico Salsi (un “Incredibile”), Alessandro Busi (Schmidt), Loris Purpura e Matteo Armanino (il Maestro di casa ), Roberto Conti e Alessio Bianchini (Dumas). Le scene sono state realizzate da Paolo Bregni, i costumi sono curati da Luisa Spinatelli, le coreografie sono di Giovanni Di Cicco e le luci sono firmate da Luciano Novelli. “Abbiamo seguito le prove di regia, di direzione d’orchestra e d’assieme e saremo in sala alla ‘generale’. In piccoli gruppi di dieci studenti, abbiamo potuto osservare sul campo tutti i passaggi – dagli aspetti registici a quelli scenografici – che portano a una produzione scenica”. Chi parla è uno degli studenti che ha partecipato a “Percorso di prova”, il corso monografico dedicato ad Andrea Chènier, nato da una collaborazione di studio sull’opera tra Carlo Felice e Università, riservato agli studenti del corso diStoria della musica della facoltà di lettere. “E’ un corso del secondo semestre su come si costruisce un’opera dagli aspetti organizzativi, produttivi e finanziari fino al palcoscenico, con una parte di lezioni frontali e una parte in teatro. Questa seconda parte permette agli studenti di entrare nella macchina teatrale e osservare i cambiamenti che può subire il piano di produzione” spiega Matteo Paoletti, docente dell’università di Genova, che ha voluto ringraziare il soprintendente per questa collaborazione. Il Carlo Felice guarda alla città – e oltre – anche con la nuova campagna pubblicitaria sugli Art Bonus,rivolta a imprese e singoli che vogliano fare una donazione o effettuare un’erogazione liberale a sostegno del teatro Carlo Felice. L’Art Bonus è un’agevolazione fiscale al 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura. Inoltre come sempre, sarà possibile destinare il 5×1000 delle imposte sul reddito alla Fondazione Carlo Felice. Quest’anno ce lo ricorda il direttore d’orchestra Andrea Battistoni, nominato Primo direttore ospite del Teatro Carlo Felice nel triennio 2014-2016, che presta il suo volto – e la sua bacchetta – alla campagna pubblicitaria.