Formazione per la gestione informatica degli allevamenti

L’innovazione tecnologica applicata agli allevamenti è da sempre in cima alle priorità dell’azione dell’ARA per tenere al passo dei tempi gli operatori del settore. Correlata alla realizzazione di tale obiettivo è l’attività di formazione costante che l’associazione mette in campo in favore degli allevatori. Ed è proprio in queste settimane che si stanno svolgendo sul territorio regionale diversi incontri tecnici con gli allevatori per formarli sul nuovo strumento, ora a loro disposizione, che consente alle aziende un significativo salto di qualità gestionale.

Ne sono stati già effettuati tre (il 21 marzo a Villa D’Agri, il 22 marzo a San Chirico Nuovo e il 30 marzo a Matera) e un altro si svolgerà oggi 5 aprile a Bella (Azienda Valle dell’Oro – Loc. Sant’Antonio Casalini – dalle ore 10.00 alle ore 13.30). In questi incontri l’Associazione Regionale Allevatori della Basilicata illustra la fattibilità della gestione informatica degli allevamenti mediante l’utilizzo del software Si@lleva , per altro già in uso in circa 1.500 allevamenti italiani. Un software gestionale realizzato dal Sistema Allevatori, il cui scopo è quello di agevolare la raccolta e la gestione dei dati quotidiani rilevati nella esecuzione delle varie attività svolte all’interno di un allevamento con l’obiettivo di migliorare la competitività dell’azienda, snellendo le incombenze e mettendo a disposizione informazioni che possano coadiuvare le scelte manageriali. Un’arma in più per combattere, con l’innovazione e la formazione continua, le innumerevoli e spesso inedite difficoltà che si stanno riversando sull’intero comparto in questa fase delicata di permanente crisi generale. Si@lleva è stato pensato specificamente per gli allevatori ed è strutturato proprio per migliorare la quotidianità della gestione delle loro aziende, attraverso la semplificazione degli adempimenti burocratici (BDN, tracciabilità del farmaco, Legge 30/91) e la facilitazione della gestione aziendale (attività gestionali, zootecniche e veterinarie, pianificazioni dei trattamenti e dei protocolli, gestione del magazzino: bidone seme, gestione delle matricole e dell’armadietto farmaceutico). Ma Si@lleva diventa, nel contempo, un supporto determinante anche per il servizio di consulenza tecnica fornito dall’ARA perché in grado di dare le informazioni oggettive/quantitative necessarie alle attività da svolgere nell’allevamento (programmazione delle attività veterinarie; controllo dei fattori di rischio per la salute e il benessere degli animali; controllo e analisi delle performance produttive e riproduttive individuali e collettive; analisi dell’incidenza delle patologie; confronto delle performance aziendali con le altre aziende della provincia ma anche con il miglior 10% degli allevamenti italiani). In sostanza esso consente di gestire contemporaneamente tutti i dati dei controlli funzionali e quelli degli altri eventi aziendali restituendo poi le informazioni elaborate, utili per la consulenza tecnica (zootecnica e veterinaria) e all’allevatore quale supporto per la rapida risoluzione delle criticità rilevate nelle performance produttive, riproduttive, sanitarie ed economiche. E’ un software progettato per lavorare affiancando tutte le tipologie di professionisti che collaborano in un allevamento (allevatore, veterinario, nutrizionista, zootecnico e controllore AIA), offrendo ad ognuno diverse, specifiche funzionalità e operatività. La mole dei dati che Si@lleva è in grado di offrire all’allevatore e ai consulenti aziendali, consente una valutazione della mandria molto avanzata, grazie ad elaborati creati in modo da evidenziare i fattori di rischio delle performance collettive e individuali per una più consapevole valutazione delle problematiche presenti in azienda, permettendo di mettere in atto azioni correttive preventive. Tali dati, inoltre, una volta acquisiti da Si@lleva, possono essere verificati e validati in tempo reale dalla banca dati nazionale dell’A.I.A. con cui il software è collegamento on line. E’ l’allevamento 2.0 che diventa, anche nella ruralità tipica di questo settore, una realtà non solo possibile ma necessaria per abbattere i costi, migliorare le produzioni e la qualità della vita agli allevatori.