BCC Bergamasca e Orobica: Bail-in e Autoriforma focus di una serata di approfondimento

Che cosa è il Bail-in? Cosa sancisce l’Autoriforma? Come si colloca il Credito Cooperativo in questa nuova panoramica? Per rispondere a queste domande e approfondire il ruolo del risparmiatore in questo “rivoluzionario” periodo socio-economico, la Bcc Bergamasca e Orobica organizza il 6 aprile dalle 20.45 una serata di approfondimento che, moderata da Max Pavan, vedrà sul palcoscenico del Cineteatro Nuovo di Zanica addetti ai lavori e specialisti del comparto finanziario: MORYA LONGO Giornalista de “Il Sole 24 Ore”, LAURA VIGANÒ Professore Ordinario all’ Università degli Studi di Bergamo, GIOVANNI BATTISTA FRATELLI,  GUALTIERO BARESI  e MARINO GHILARDI, rispettivamente Presidente, Vice Presidente e Direttore Generale Bcc Bergamasca e Orobica. Uno solo l’obiettivo: “Parliamoci Chiaro: Il Credito Cooperativo tra Bail-in e Autoriforma”. Con l’entrata in vigore dal 1° Gennaio 2016 di un pacchetto di norme elaborato dai Paesi aderenti all’Unione Bancaria Europea per gestire con rapidità ed efficienza un’eventuale crisi bancaria, lo scenario sì è modificato. Le disposizioni sanciscono che il costo del default sarà sostenuto principalmente all’interno dello stesso istituto di credito e richiamano misure di vigilanza prudenziale a cui ogni banca dovrà attenersi. Tra queste un ruolo chiave viene ricoperto dal piano di risanamento che definisce come la banca dovrà operare nel caso di eventi avversi e conferisce alla Banca Centrale Europea e alla Banca d’Italia la possibilità di intervenire per sollecitarne l’attuazione, sostituendo eventualmente la governance e gli organi di controllo per avviare l’amministrazione straordinaria. Dopo aver esaurito tutti i passaggi previsti dalla procedura di risoluzione, solo in ultima analisi potrà essere utilizzato lo strumento di bail–in (salvataggio interno). L’incontro del 6 Aprile si propone di sviscerare, rendendoli comprensibili, gli interventi che comporta appunto il bail in, ponendo l’accento sull’evoluzione che attende le Bcc in considerazione dell’autoriforma . <<Ad oggi – spiega Marino Ghilardi, Direttore Generale della Bcc – le difficoltà delle singole Banche di Credito Cooperativo sono state risolte con l’intervento di strumenti di protezione della Categoria (Fondo di Garanzia dei Depositanti, Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti e Fondo di Garanzia Istituzionale) che hanno consentito il superamento delle criticità delle singole Bcc avvalendosi unicamente di risorse messe a disposizione direttamente dal Movimento, considerato solido; di contro, in occasione della nota vicenda delle quattro banche ordinarie, il sostegno è stato fornito anche dalle Bcca>>. Il mondo delle Bcc esprime una buona solidità, misurata dal coefficiente di patrimonializzazione degli istituti di credito che, a giugno 2015 si è attestato al 16,2%, significativamente superiore a quanto rilevato nella media dell’industria bancaria italiana (12,1%).

<<Appuntamenti come “Parliamoci Chiaro” – spiega Giovanni Battista Fratelli, Presidente Bcc – nascono dalla volontà di rendere partecipi soci e correntisti di quanto sta avvenendo attorno a loro, evitando fraintendimenti e fugando dubbi. Il rapporto che lega la nostra Banca ai suoi interlocutori non può e non deve basarsi solo sui numeri, pur positivi, ma deve spingersi oltre, coinvolgendo valori ed ideali per noi sempre attuali come condivisione, compartecipazione, professionalità, competenza e relazione umana che ha lunghe radici affondate nella storia e forti rami protesi verso il futuro>>.