Firenze, continuano i laboratori per riparare le bici rimosse

Continuano a Sollicciano e nell’istituto penale per i minori ‘G. P. Meucci’ i laboratori gestiti dalla Cooperativa sociale Ulisse per la riparazione delle biciclette provenienti dalla depositeria comunale, dove vengono ‘parcheggiate’ dopo la rimozione per la violazione del Codice della strada. I laboratori si svolgeranno nelle officine interne ai due istituti di pena (ne ospitano una ciascuno). Lo ha deciso la giunta, approvando una delibera presentata dall’assessore al Welfare Sara Funaro. La delibera prevede il rinnovo per altri 5 anni del protocollo tra il Comune, il nuovo complesso penitenziario di Sollicciano, l’istituto penale per i minorenni ‘Meucci’ e la Cooperativa sociale Ulisse. In base al protocollo, il Comune si impegna a donare alla Cooperativa sociale Ulisse le biciclette abbandonate e non reclamate dai proprietari. Le biciclette riparate saranno vendute dalla Cooperativa e i relativi proventi dovranno essere destinati esclusivamente alla prosecuzione delle attività di riparazione. Inoltre, ogni anno il 2% delle biciclette riparate nei laboratori in carcere dalla Cooperativa Ulisse saranno messe a disposizione dell’amministrazione comunale per finalità diverse da quelle previste dal protocollo. “Abbiamo rinnovato con grande convinzione il protocollo con il nuovo complesso penitenziario di Sollicciano, l’Istituto Meucci e la Cooperativa sociale Ulisse – ha detto l’assessore Funaro – perché consente di promuovere una bella attività volta al sostegno e al reinserimento sociale dei detenuti raccordando risorse, competenze ed esperienze provenienti da soggetti diversi: del terzo settore, delle Istituzioni pubbliche e degli istituti penitenziari”. “Per la nostra amministrazione tutti gli istituti penitenziari cittadini sono una delle priorità – ha spiegato l’assessore – e ci stanno a cuore sia il miglioramento delle strutture, e la soluzione dei vari problemi strutturali come dimostra la nostra decisione di partecipare al bando europeo ‘Urban’ per Sollicciano, sia la promozione del reinserimento sociale delle persone detenute. Siamo infatti al lavoro su entrambi i fronti”.

Sulla base del protocollo, la Direzione del nuovo complesso penitenziario di Sollicciano si impegna da parte sua ad individuare i detenuti da avviare all’attività lavorativa, dopo il superamento di un apposito colloquio selettivo da parte della cooperativa sociale Ulisse; a favorire l’attività lavorativa dei detenuti assicurando il rispetto degli orari di lavoro programmati; a favorire l’attività del personale incaricato dalla Cooperativa per la consegna del materiale oggetto di lavorazione, il controllo dell’esecuzione delle prestazioni ed il ritiro delle opere completate; ad attivarsi, nei limiti delle proprie competenze, affinché i detenuti inseriti nel progetto scontino la pena nel complesso di Sollicciano. La Direzione di Sollicciano si impegna anche a mettere a disposizione il personale necessario a garantire l’attività di controllo nei giorni e negli orari di apertura dell’officina concordati con la Cooperativa Ulisse e a mettere a disposizione uno spazio di competenza dell’Istituto, in prossimità dell’ingresso, per l’esposizione e la vendita delle biciclette al personale dell’Istituto e/o a persone esterne. Per quanto riguarda poi il Dipartimento Giustizia minorile – Direzione Istituto penale per i minorenni, il protocollo prevede che si impegni a concedere in uso, come compartecipazione alle spese progettuali, i locali destinati a laboratorio e magazzino stoccaggio, alla Cooperativa sociale Ulisse; ad individuare, con le modalità concordate con il personale educativo interno, i minori detenuti da avviare all’attività formativa; a favorire l’attività formativa dei detenuti assicurando il rispetto degli orari di lavoro programmati e a favorire l’attività del personale incaricato dalla cooperativa per la consegna del materiale oggetto di lavorazione, il controllo dell’esecuzione delle prestazioni e il ritiro delle opere completate; ad attivarsi, nei limiti delle proprie competenze, affinché i detenuti inseriti nel progetto scontino la pena nell’Istituto penale minorile ‘G.P. Meucci’ e a mettere a disposizione il personale necessario al fine di garantire l’apertura dell’officina nei giorni e negli orari concordati. Infine, la Cooperativa Ulisse si impegna, tra le varie cose, ad assumere la gestione delle Officine interne agli Istituti di pena; a provvedere alla riparazione delle biciclette provenienti dalla depositeria comunale nonché di quelle eventualmente affidate alla Cooperativa da altri Enti pubblici o privati, presso i laboratori interni agli Istituti di pena, utilizzando locali esterni, per la vendita e per altre attività connesse; a provvedere alla vendita delle biciclette e a destinarne il ricavato alla prosecuzione delle attività di riparazione previste dal protocollo; ad assumere come soci-lavoratori il numero di detenuti necessario a svolgere il lavoro di riparazione delle biciclette; ad assumere come soci-lavoratori, per l’attività di noleggio biciclette, un numero di persone in esecuzione penale interna o esterna tendenzialmente del 50% del totale dei noleggiatori e a corrispondere ad ogni giovane partecipante all’attività prevista all’interno dell’Istituto minorile, un gettone di presenza. Non solo: il protocollo prevede anche che la Cooperativa provveda allo smaltimento di eventuali rifiuti speciali (copertoni, mastici, ferraglia, vernici ecc.) e che relazioni annualmente sull’andamento del progetto agli Istituti di pena e alla Direzione Servizi sociali del Comune. Nella relazione trasmessa al Comune, la Cooperativa dovrà anche rendicontare i proventi della vendita delle biciclette e dimostrarne l’utilizzo.