Venezia, Teatro Toniolo: da mercoledì Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni in “La gatta sul tetto che scotta”

Questo magistrale testo di Tennessee Williams è riproposto dal volto-immagine della nuova stagione del Toniolo Vittoria Puccini, provocante e perfettamente a suo agio nel caratterizzare lo spirito ribelle di Maggie, accanto al magnetico Vinicio Marchioni. Il dramma domestico, emblema dell’artefatto mondo anni Cinquanta americano, viene qui trasposto ai giorni nostri, mantenendo la carica emotiva del piccolo microcosmo familiare allo sfascio. Secondo Premio Pulitzer nel 1955 per il drammaturgo statunitense Tennessee Williams (il primo nel 1948 gli venne assegnato per Un tram che si chiama desiderio), La gatta sul tetto che scotta narra la storia di una donna, Maggie, che per alleviare la cocente situazione familiare in cui si trova, imbastisce una rete di bugie. Di bassa estrazione sociale, Maggie la gatta, teme di dover lasciare la casa ed il marito, se non riesce a dare alla famiglia di lui un erede. Tra giochi passionali e abili caratterizzazioni, affiorano sensualità cariche di sottintesi e di contenuti inespressi o inesprimibili; all’ideale della purezza dei sentimenti si contrappone la dura realtà di un mondo familiare e sociale pieno di ipocrisie. La gatta sul tetto che scotta fu rappresentata per la prima volta nel 1955 al Morosco Theatre di New York con Barbara Bel Geddes e Paul Massie regia di Elia Kazan; dal testo teatrale fu realizzato, nel 1958, il film con Liz Taylor e Paul Newman e la regia di Richard Brooks. La famiglia è ancora il luogo dove Williams fa risuonare le sue parole, il luogo dove, grazie alla sua capacità di narrare i sentimenti dei personaggi, un gruppo di attori possono dare vita ad una coralità di conflitti. È difficile trovare in questo autore dei personaggi non risolti, dei personaggi di cui sia difficile trovare una propria emotività, sarà anche perché lui non sembra avere paura del melodrammatico, dell’eccesso, del melò, anzi li usa come parte della nostra vita. Forse proprio perché non ha paura del falso e dell’esagerato riesce, per contrasto o completamento, a trovare il vero. Pochi scrittori di teatro come lui hanno avuto un rapporto così forte con l’immaginario, e non a caso la più grande industria del sogno che è il cinema lo ha coinvolto spesso, infatti “La gatta sul tetto che scotta” è un celeberrimo film hollywoodiano degli anni ’50. Ma prima è stato un testo per il teatro dove si concentra in un unico spazio temporale e fisico l’ossessione di un’idea di amore impossibile, perché troppe sono le rinunce di una famiglia dedita al successo e ai soldi, alla proprietà, in cui la vita appartiene a chi la sa comprare e a chi la vive secondo la più bieca convenzione. Arturo Cirillo BIGLIETTI intero  € 29 – ridotto  € 26 Last minute under 30 € 10 in vendita presso la biglietteria del teatro Toniolo con orario 11-12.30 e 17-19.30, chiuso il lunedì PREVENDITA ONLINE www.vivaticket.it INFO www.teatrotoniolo.info