Milano, workshop di progettazione per la Goccia in Bovisa

La bonifica dell’area degli ex gasometri della Bovisa prosegue: dopo l’avvio su un primo lotto di 40 mila metri quadrati, entro la fine dell’anno partiranno i lavori su un secondo lotto di terreni altrettanto esteso, per porre fine ad una situazione di contaminazione e di isolamento che perdura ormai da decenni.

Nel frattempo, non si ferma nemmeno l’impegno per immaginarne la prossima rinascita: dopo il percorso di ascolto attivo e di partecipazione dei cittadini effettuato nel 2014 con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, l’Ateneo, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, promuoverà al proprio interno un workshop di progettazione per l’intero ambito di 800 mila metri quadrati, per raccogliere proposte di riqualificazione urbanistica che vadano ad arricchire il patrimonio di idee e di conoscenze a partire dal quale si individuerà il futuro di un importante pezzo di città.

“Il Politecnico, i cui dipartimenti e laboratori didattici lavorano da decenni su Bovisa, ha proposto di offrire all’Amministrazione, senza oneri, una serie di scenari alternativi sui quali il Comune in completa autonomia possa costruire la revisione degli strumenti di pianificazione urbanistica dell’area – ha affermato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, Alessandro Balducci, in occasione della presentazione dell’iniziativa al personale docente avvenuta questo pomeriggio presso l’Aula Magna dell’Ateneo. “Una proposta preziosa, accolta da tempo da Palazzo Marino, per definire nel modo più partecipato e condiviso possibile come trasformare un’area inquinata in una nuova centralità cittadina, capace di ospitare insieme studenti, ricercatori e abitanti del quartiere in un ambiente urbano di qualità”.

Il Comune di Milano e il Politecnico, principali soggetti pubblici proprietari dei terreni dell’area, rispettivamente per 300 mila e 180 mila metri quadrati, hanno definito un Preliminare d’Intesa per collaborare nell’elaborazione di scenari progettuali secondo le strategie individuate dall’Amministrazione.

In particolare: la realizzazione di un parco per la ricerca e il lavoro, che sviluppi il polo universitario e il parco scientifico, cui si affiancheranno funzioni pubbliche legate al tema della ricerca e dello sviluppo economico e sociale (incubatori d’impresa, impianti tecnologici, residenze universitarie, edilizia residenziale sociale); una definizione del verde che, a partire da un grande parco pubblico da 80 mila metri quadrati da collocarsi all’interno del primo lotto di bonifica, costituisca elemento di qualità e connessione tra vecchio e nuovo quartiere; una sistemazione della mobilità che inserisca la cosiddetta Goccia all’interno della rete esistente; la previsione di funzioni private, terziarie e commerciali a completamento dell’offerta di spazi e servizi del nuovo campus e del parco scientifico.