Per influenza “lumaca” atteso il picco a febbraio

Il 6,47 per mille dei lucani nella settimana di Capodanno (28 dicembre- 3 gennaio) è stato messo a letto dall’influenza stagionale. Secondo Sanità Futura – che fa riferimento ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità nell’ultimo rapporto settimanale InfluNet – contrariamente agli altri anni, nella settimana a cavallo tra vecchio e nuovo anno l’incidenza è ancora ai livelli di base, anche se in Basilicata (come in altri sei regioni) la soglia epidemica è più alta. Come sempre, ad ammalarsi di più sono i bambini: nella fascia 0-4 anni l’incidenza schizza a 5.59 casi per mille, scendendo a 2,04 nella fascia 5-14 e a 1,68 nella fascia 15-64 anni. Negli ultimi 11 anni solo in due occasioni arrivati a gennaio si riscontrano livelli di incidenza così bassi: nella stagione 2005-2006 e in quella 2009-2010, che però fu anomala per via dell’influenza A che causò un anticipo del picco, che si ebbe a dicembre. Ma – avverte Sanità Futura – rispetto a quest’influenza ‘lumaca’, che si può spiegare solo con le temperature piuttosto alte riscontrate nei giorni passati, anche se la tendenza è destinata al rialzo, specie con la riapertura delle scuole, il picco 2016 è atteso a febbraio. Questo anno però, pare che il virus si presenti più ‘leggero’ e sopportabile rispetto agli altri anni. Molto dipenderà dal clima, ma si prevede che saranno circa 4-5 milioni gli italiani che finiranno a letto con la meno desiderata delle compagne. Tra i virus in arrivo, uno non è una novità, è il California A/H1N1 che circola sin dal 2009, gli altri sono varianti dei virus che già circolavano negli scorsi anni e cioè A/H3N2, B/Pukhet e B/Brisbane. A questi poi si dovranno aggiungere oltre 200 tra rinovirus, adenovirus e coronavirus che producono sintomi simili ai virus dell’influenza 2016, ma che non sono considerati virus influenzali. Le conseguenze saranno soprattutto febbre, raffreddore e mal di pancia o altri sintomi gastrointestinali che si stima colpiranno fino a 10 milioni di persone. La differenza tra i virus influenzali e quelli non influenzali – evidenzia Sanità Futura – è che nel primo caso la febbre arriva all’improvviso, è superiore ai 38 gradi ed è accompagnata da dolori muscolari e articolari, mal di gola e tosse. Secondo le previsioni il 40% delle persone che verranno colpite sarà sotto i 18 anni, un altro 40% tra i 18 e i 65 e solo il 20% sarà over 65, anche se per loro l’influenza potrebbe portare conseguenze più gravi rispetto a chi è più giovane e sano.