Genova, alloggi ERP: nuovo regolamento

È stato approvato dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle politiche della casa Emanuela Fracassi, il regolamento di “Assegnazione e gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ubicati nel Comune di Genova”. Si conclude così un percorso lungo e proficuo avviato nella primavera di quest’anno, che vede la nascita in assoluto del primo regolamento del Comune di Genova, che disciplina la materia. “Il documento – afferma l’assessore Emanuela Fracassi – si prefigge l’obiettivo di migliorare quanto più possibile l’accesso all’offerta abitativa del Comune di Genova, in un periodo storico in cui l’emergenza abitativa rappresenta una delle maggiori priorità. Si è trattato – sottolinea l’assessore – di un percorso partecipato, sviluppatosi attraverso il confronto nella Commissione consiliare Welfare, con i contributi forniti da più parti sociali, organizzazione sindacali di categoria, associazioni, Comitati di quartiere, Municipi, consiglieri comunali e, naturalmente, da ARTE, l’Azienda regionale territoriale per l’edilizia”. Il nuovo regolamento passerà ora al parere dei Municipi, prima della definitiva approvazione da parte del Consiglio Comunale. Il nuovo testo regolamentare, pur in linea con le previsioni regionali, introduce anche alcune specificità innovative: a) validità quadriennale della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi e aggiornamento semestrale della stessa, attraverso apposite manifestazioni di interesse. b) lavori di manutenzione ordinaria da parte degli assegnatari, per abbreviare i termini dell’assegnazione prevedendo che l’assegnatario sottoscriva uno specifico atto di accettazione con ARTE Genova, con impegno ad anticipare le spese dell’intervento, che saranno decurtate dai futuri canoni di locazione secondo un piano di riparto economico concordato; c) commissione ERP comunale, avente tra i suoi obiettivi quello di favorire l’equilibrio sociale e la vivibilità nei quartieri ERP; d) progetti di coabitazione sociale, rivolti a fasce deboli della popolazione residente, che si trovano in condizione di disagio economico, sociale e personale e sono in carico ai servizi sociali e socio-sanitari, per favorire il raccordo degli interventi abitativi di edilizia residenziale pubblica con le politiche sociali e sanitarie.