Bologna, fino al 31 gennaio in Salaborsa una mostra per scoprire le leggende urbane di Bonvi

Una fredda notte di dicembre di vent’anni fa, ci lasciava all’improvviso Franco Bonvicini, più noto come Bonvi, uno dei più grandi cartoonist europei: era il 10 dicembre 1995 e ora, vent’anni dopo, Bologna lo ricorda con una mostra: “Incubi alla Bolognese. Leggende urbane di Bonvi”che restarà allestita in Piazza Coperta di Biblioteca Salaborsa, fino al 31 gennaio 2016.

Curata dalla figlia di Bonvi, Sofia Bonvicini, e dell’esperto di fumetti Claudio Varetto e realizzata in collaborazione con Hamelin associazione culturale e con N+V Comics, l’esposizione è uno dei progetti speciali che il Comune di Bologna dedica ai protagonisti della cultura contemporanea che hanno un legame con la città. Bonvi infatti, nato a Modena nel 1941, trovò in Bologna la città della sua maturità artistica e la ritrasse con il suo stile grottesco e originale in diverse tavole.

“Questo progetto speciale è dedicato ad uno dei protagonisti del 900 bolognese – afferma l’assessore alla Cultura, Davide Conte – un grande artista e un cittadino attivo nella storia politica della nostra città, che ha saputo descrivere nelle sue tavole la bellezza e l’originalità di Bologna, accompagnando il lettore, così come l’arte del fumetto sa fare, verso la comprensione della realtà e dello spirito della contemporaneità”.

In Salaborsa sarà possibile vedere, per la prima volta e in esclusiva, alcuni dei più interessanti lavori che fanno parte dal vasto archivio lasciato dal fumettista, e in particolare le tavole della serie “Incubi di provincia” – storie paradossali e autoconclusive, percorse tutte da una vena surreale e pubblicate in tempi diversi dal 1968 in poi, da cui emerge un lato più sperimentale di Bonvi, molto diverso rispetto a quello delle note serie amatissime dal pubblico, come ad esempio, quelle dedicate al celebre esercito delle Sturmtruppen – e alcune tavole delle successive “Leggende urbane”, tra gli ultimi racconti realizzati dall’autore, nel 1995, pubblicati anche postumi sul settimanale “Comix”.

Il protagonista di queste brevi graphic novel ante litteram è quasi sempre lui, Bonvi, o meglio la sua rappresentazione fumettistica, che lo vede biondo e aitante giovanotto alle prese con improbabili avventure ambientate in una città notturna, in cui non si fatica a riconoscere la “sua” Bologna, con i portici,e le notti bolognesi cantate tante volte dall’amico Francesco Guccini.