Roma, la musica del Giubileo concerti gratis fino a maggio
“Dal gregoriano a Britten, da Palestrina al contemporaneo Wolfgang Rihm: un affascinante percorso che porterà il pubblico nel cuore della storia della musica sacra”. Così Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dell’Opera, ha sintetizzato senso e spirito de I concerti del Giubileo della Misericordia, ciclo di serate musicali a ingresso libero. La rassegna, in collaborazione con Roma Capitale, nasce dall’incontro di tre grandi istituzioni musicali cittadine: il Coro della Cappella Sistina – la più antica e importante compagine di musica vocale sacra al mondo – che ha lanciato l’idea, lo stesso Teatro dell’Opera e il Pontificio Istituto di Musica Sacra.
Musica prettamente corale, dunque. Perché – come sottolinea l’Opera di Roma – “la voce umana è strumento perfetto di preghiera musicale, di riflessione sulla forza della fede, sulla luce e sui misteri della religione”. Il cartellone va dall’8 dicembre al 7 maggio 2016 e il grosso dei concerti si tiene nella centralissima basilica di Sant’Agostino, nei pressi di piazza Navona. Il repertorio spazia dal Medioevo all’oggi, proponendo un’articolata panoramica d’assieme della musica composta per pregare, insegnare dogmi alla massa dei fedeli, innalzare inni ad maiorem gloriam Dei.
Il primo concerto, già tenuto martedì 8, viene replicato il 30/12 a Sant’Anna in Vaticano, alle 19. In programma antifone e Magnificat gregoriani, poi brani di Fauré, Poulenc, Mendelssohn.
Poi le altre serate, tutte in Sant’Agostino e tutte alle 21: il 23 gennaio (ancora gregoriano seguito da autori del ‘500-‘600 – Felice Anerio, Gregorio Allegri – e poi dai novecenteschi Wolfgang Rihm e Benjamin Britten); il 20 febbraio (gli Stabat Mater del Sequenziario di San Gallo – inizio XVI secolo –, di Palestrina e di Domenico Scarlatti); infine il 7 maggio: l’ultimo concerto è a base ancora di gregoriano (brani per l’Ascensione), Palestrina e si conclude con il moderno Olivier Messiaen.
Tutti i concerti sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.