Milano, a Le Trottoir sorseggiando un Andy Warhol

Giacomo BallaFortunato Depero incontrano i writer e gli street artist milanesi.  Accade a Le Trottoir, lo storico locale con sede nel casello daziario in piazza XXIV Maggio che, fino al 26 gennaio 2016, ospita la mostra “Dal futurismo alla Street Art – Un secolo di storia dell’Arte”. A presentare l’iniziativa questa mattina a Palazzo Marino Paolo Sciortino, curatore della mostra, Michelle Vasseur, direttore artistico e titolare de Le Trottoir e alcuni esponenti dell’animazione culturale del locale. “La scelta di Le Trottoir di ospitare sui due piani del locale opere di straordinario valore – dichiara l’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo Franco D’Alfonso – consente di scoprire gratuitamente una delle retrospettive antologiche più significative del ‘Secolo breve’, che sono certo verrà apprezzata dai milanesi e dai turisti che potranno ammirare l’Arte che tutto invade e colora anche all’ora dell’aperitivo”.

La mostra ospita 80 opere d’arte provenienti dalla Collezione Rosini Gutman, da uno studio su “I giocolieri” di Fortunato Depero, datato 1914, ad alcuni lavori pregiati del futurista siciliano Vittorio Corona, passando poi per le testimonianze preziose di Mario Tozzi, Mario Sughi e Osvaldo Licini, fino a un Piero Manzoni del ’57, una mitologia senza titolo a olio e cementite su tavola. Il percorso prosegue con alcune tele di Mario Schifano, Luca Alinari, Fathi Hassan, Mario Consiglio e Mark Kostabi, insieme a opere di Gianluigi Toccafondo, Niky De Saint Phalle, Giovanni Gurioli e Biagio Castilletti.

Sono presenti anche serigrafie e screen print di Andy Warhol –  le celebri Marilyn degli anni ‘60 e ‘70 e le cover dei dischi di Lou Reed, dei Velvet Underground e dei Rolling Stones  –  fino a un Roy Liechtenstein del 1963, per arrivare  agli urban artist contemporanei Atomo e Neve,  che invadono anche lo spazio esterno de Le Trottoir.

La mostra si può visitare gratuitamente tutti i giorni negli orari di apertura del locale (dalle 11 del mattino sino a notte inoltrata) e ha anche uno scopo benefico. Alcune delle opere, infatti, possono essere acquistate dal pubblico, con un contributo che sarà devoluto a beneficio del restauro, della manutenzione e della valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale di Milano. Il ricavato sarà infatti destinato alla rigenerazione dei Navigli milanesi, sulla scorta del successo e del gradimento dei cittadini per la nuova Darsena di Milano.