Potenza, segnali di ripresa per Natale ma ancora flebili

Il ponte dell’Immacolata decisamente positivo, mercatini di Natale ed eventi tradizionali in pieno svolgimento, prime giornate di shopping incoraggianti, il Natale 2015 per Confesercenti Potenza sarà all’insegna della voglia di festeggiare, anche se – precisa il presidente Prospero Cassino – i segnali di ripresa, che pure ci sono, da noi sono più flebili e ancora di più inferiori alle aspettative rispetto al resto del Paese. Secondo le previsioni di Confesercenti la spesa media delle famiglie per i doni sarà di 256 euro, in linea con lo scorso anno, ma per un italiano su tre, il budget è limitato a 100 euro. Sotto l’albero non mancheranno sorprese, prima di tutto per i più piccoli (43%), tra libri (17%), capi d’abbigliamento (15%), giochi di una volta (11%), giochi tecnologici (10%), trenini, bambole e macchinette (9%), costruzioni (7%), giochi di società (7%). Ma anche i più grandi quest’anno regaleranno e si regaleranno qualcosa, con qualche taglio rispetto allo scorso Natale. I primi a vedersi ridurre il numero di regali saranno i parenti: il 17% degli intervistati, infatti, indica di voler risparmiare sui loro regali. Seguono, nella classifica dei ‘tagli’, gli amici (indicati dal 15%), e “se stessi” (15%), in nome di un risparmio equo e solidale. Andrà meglio ai coniugi ed ai partner (9%), mentre un generoso 5% del campione ha dichiarato di non prevedere di ridurre la spesa per i regali.. Quanto agli acquisti più gettonati, tra grandi e piccoli, il cibo ed il vino si confermano al primo posto (77%), seguiti da libri (55%), capi d’abbigliamento (52%), giocattoli (46%), profumi e cosmetici (40%), prodotti tecnologici (30%), elettrodomestici e mobili (15%), viaggi (15%), buoni d’acquisto (11%), gioielli (10%), cofanetti-vacanze (9%), auto, moto e scooter (5%). E tra i regali tecnologici audio-video, di telefonia, tv e computer, continuano ad imporsi gli smartphone (54%), seguiti da tablet, ipad e phablet (28%), lettori ebook (22%), televisori ultra hd (8%) e console per videogiochi (13%). La convenienza per le prossime festività sarà il primo parametro di riferimento nella scelta dei regali (57%), mentre il 24% privilegerà la qualità. Ma il Natale sarà per molti anche un’ottima occasione per rimettere in circolazione regali ricevuti e poco graditi: il 44% del campione intervistato ha infatti ammesso di riciclare regali, qualche volta (21%), abitudinariamente (8%) o soltanto per risparmiare (15%). Finita, invece, l’era dei regali aziendali: solo il 18% dichiara di ricevere regali dall’azienda in cui lavora, mentre oltre il 40% dichiara di non riceverlo più. Quanto alla tipologia di esercizi commerciali scelti per effettuare gli acquisti di regali, perde notevolmente terreno la grande distribuzione organizzata (passata dal 2007 al 2015 dal 50 al 39%), mentre “tiene”, nonostante i sette anni di crisi e l’aggressività dell’eCommerce (che passa al 27% dal 7% del 2007), la distribuzione tradizionale, tra negozi (17%), mercatini (13%) e piccoli esercizi gestiti da stranieri (2%). In media, ogni famiglia spenderà per la cena della Vigilia e/o per il pranzo di Natale 99 euro, 5 in più dello scorso anno, ma ancora 12 euro in meno rispetto al periodo precedente alla crisi. La spesa media cresce al Sud (118) e al Centro (112), mentre è inferiore al Nord (83). Le decorazioni – Albero e Presepe sono quasi immancabili nelle case del Bel Paese: almeno una delle due decorazioni tipiche sarà presente nel 75% delle abitazioni: il 42% degli intervistati farà addirittura entrambi, un dato in aumento sul 39% rilevato in occasione dello scorso Natale. Tra i rimanenti, il 14% metterà solo qualche addobbo natalizio, mentre il 9% prevede nulla. Tra le due decorazioni tradizionali, è comunque l’albero che resta “in cima” alle preferenze degli italiani: lo farà il 73%, contro il 46% che ha intenzione di allestire un Presepe. Nel capoluogo – sottolinea Cassino – l’atmosfera natalizia è ancora sotto tono e i ritardi nell’allestimento di luminarie e mercatino incidono non poco. Va comunque incoraggiato e sostenuto lo sforzo dei commercianti che già in occasione della giornata di protesta del 17 novembre scorso hanno dato prova di rinnovato impegno su un problema che anche noi da anni stiamo agitando che è quello del rilancio del centro storico potentino.