Il Natale 2015 è l’occasione per rilanciare il commercio di vicinato

Pur accogliendo con prudenza le previsioni positive sulla crescita delle vendite diffuse dal nostro Centro Studi, Confcommercio Imprese Italia Potenza promuove iniziative sul territorio per favorire questa opportunità. E’ quanto dichiara Fausto De Mare presidente Confcommercio Potenza facendo riferimento alle iniziative che vedono Confcommercio particolarmente attiva in particolare a Potenza per le luminarie, ad Avigliano e nella presenza alla Fiera del regalo all’Efab di Tito scalo, tradizionale appuntamento per gli acquisti di Natale. Anche se in tutti i comuni siamo impegnati nell’organizzazione di luminarie ed eventi per Natale, è il caso di sottolineare il forte impegno di Lucia Incoronata che oltre ad essere dirigente Confcommercio e Terziario Donna è un punto di riferimento per i commercianti aviglianesi e che ha lavorato con una squadra di colleghi per realizzare un ottimo calendario di eventi. Ad Avigliano e a Potenza i titolari delle pmi del commercio e dei servizi – continua De Mare – si sostituiscono alle azioni che pure le Amministrazioni Comunali dovrebbero mettere in campo nelle festività natalizie e a sostegno dell’economia locale. E quindi se non fosse per i commercianti in tanti centri piccoli e grandi non ci sarebbero nemmeno le luminarie. Quello in arrivo -si sottolinea nella nota – è un Natale finalmente positivo, con una crescita complessiva dei consumi dell’1,3% rispetto allo scorso anno, grazie anche all’aumento dell’1,6% dell’ammontare delle tredicesime. Di conseguenza la spesa per i regali (166 euro a persona), crescerà del 5% in più del 2014. Sono buone notizie, insomma, quelle diffuse dall’Ufficio Studi Confcommercio. Certo, i livelli pre-crisi restano ancora lontani (per dire: i consumi saranno comunque inferiori del 3,5% sul 2008 e la spesa per i regali addirittura del 30% rispetto al 2009), ma i dati parlano comunque chiaro: anche se fragile, la ripresa c’è e l’incubo terrorismo non dovrebbe sconvolgere tutto, perlomeno nel breve termine. Secondo l’Ufficio Studi, infatti, nel secondo trimestre dell’anno in corso il reddito disponibile e i consumi sono cresciuti rispettivamente di 134 euro e di 65 euro rispetto al minimo toccato tra aprile e giugno del 2014, e se il trend in atto dovesse continuare si toccherebbero +435 e +460 euro rispettivi a fine 2016. Bene, in questo senso, anche i provvedimenti contenuti nella legge di stabilità, grazie ai quali sono disponibili circa 5 miliardi di maggiori redditi da spendere in consumi. Tornando alle spese per il Natale, da sottolineare alcune percentuali interessanti: resta alta, il 73%, la percentuale di quanti prevedono una festa dismessa, anche se l’86% effettuerà regali. E se il 52,5% ritiene i regali una spesa piacevole, ad aspettare gli ultimi giorni per farli sarà il 37,3% contro il 47,3% nel 2014. Vogliamo fare di tutto – dice De Mare – per creare un clima favorevole agli acquisti sempre attenti ad ogni esigenza dei consumatori rafforzando professionalità, consulenza e attenzione al rapporto prezzo-qualità.