A Calci la casa d’accoglienza dedicata a Monsignor Plotti
Si chiamerà “Misericordia Tua”, esattamente come il motto episcopale di monsignor Alessandro Plotti, la casa d’accoglienza per carcerati in permesso ed ex detenuti impegnati nel percorso di reinserimento sociale che sarà realizzata a Calci nella canonica della chiesa di Sant’Andrea a Lama. «E’ l’opera segno della Chiesa pisana per il “Giubileo della Misericordia”» ha annunciato l’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto nel corso di una conferenza stampa cui sono intervenuti anche monsignor Roberto Filippini, fresco di nomina a vescovo di Pescia ma in veste di cappellano del carcere “Don Bosco” di Pisa, il direttore della Caritas diocesana don Emanuele Morelli, il parroco di Calci monsignor Antonio Cecconi e l’ex direttore del carcere di Pisa Vittorio Cerri, consulente del progetto.
«E’ un progetto che coltiviamo e culliamo da tempo e che finalmente decolla – ha detto monsignor Filippini-: nasce da una domanda precisa di tanti detenuti che, spesso, vivono quasi con timore e paura il momento del loro “ritorno” in società, temendo di finire risucchiati negli stessi giri che li hanno portati all’interno di una struttura carceraria»
«La casa ed è dedicata monsignor Plotti, scomparso poco più di un mese fa, che ha guidato la diocesi di Pisa per ben 22 anni – ha ricordato don Morelli – e l’intitolazione della struttura alla memoria di monsignor Plotti sarà il segno, concreto e simbolico, per il ricordare il suo magistero pastorale rivolto ai poveri e agli ultimi e in particolar modo al mondo carcerario».
«Questa struttura – ha aggiunto monsignor Cecconi – è uno dei tasselli più importanti di quel percorso promosso dall’unità pastorale della Valgraziosa che si propone di destinare a finalità sociali e pastorali, con una particolare attenzione ai più poveri, le canoniche delle chiese senza parroco».
Il progetto è già piuttosto definito ed entro giugno 2016 entrerà nella fase esecutiva. «La casa – ha spiegato Cerri – “Misericordia Tua” offrirà spazi indipendenti e protetti a condannati che accedono a misure alternative alla detenzione (semilibertà, art. 21 dell’o.p., affidamento in prova al servizio sociale, detenzione domiciliare) o in regime di fruizione di permessi premio e a ex detenuti in attesa di un reinserimento lavorativo e sociale, ma anche, se necessario, a familiari di persone che si trovano in stato di detenzione nel carcere di Pisa».
La struttura sarà ricavata in una canonica di due piani attualmente in disuso, abitata fino agli anni ’70 dal parroco di Sant’Andrea a Lama e che in passato è stata una delle prime strutture del territorio pisano “prestate” all’accoglienza die profughi vietnamiti. Ora, però, la casa necessita inevitabilmente di una radicale ristrutturazione: prima dell’apertura, infatti, sarà necessario predisporre il risanamento igienico sanitario dell’intera costruzione, abbattere tutte le barriere architettoniche per creare uno spazio accessibile a persone disabili, ricostruire il tetto coibentandolo completamente. Saranno costruiti tre nuovi bagni, riadattate sei camere per un totale di 14 posti letto più 2, adeguati gli impianti elettrici e di riscaldamento,consolidati i solai del piano terra e realizzati dei tramezzi interni per la modifica dei vani.
Il costo complessivo si aggira attorno a 200mila euro, somma che coprirà gli interventi di restauro, e sarà finanziato con i fondi raccolti in occasione del Giubileo della Misericordia, gli stanziamenti dell’otto per mille della Cei, e da eventuali altri finanziatori. La gestione operativa è ancora da definire, ma prevederà sicuramente una presenza costante di operatori preparati nella struttura. Due le ipotesi in fase di valutazione: l’affidamento della struttura a una piccola comunità religiosa con una vocazione socio-pastorale spiccata per la prossimità alle persone in condizione di particolare disagio e marginalità oppure la conduzione la conduzione da parte di operatori qualificati tramite una cooperativa sociale.