Milano, approvata la demolizione e ricostruzione della scuola di via Magreglio

Milano ricostruzione scuola MagreglioLa Giunta Pisapia ha deliberato il progetto definitivo per la demolizione e ricostruzione della scuola di via Magreglio 1. La Giunta ha anche deliberato la partecipazione al bando per accedere ai fondi per le indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici pubblici indetto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

“Una buona notizia per le famiglie della scuola di via Magreglio – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza -, entro il 2016 partiranno i lavori per l’abbattimento e la ricostruzione. E’ un’opera che realizziamo grazie al governo Renzi che ha mantenuto la promessa sull’edilizia scolastica dando solo al Comune di Milano finanziamenti per 42,5 milioni di euro per la ricostruzione di altri 5 istituti e la bonifica dell’amianto nelle scuole”.

L’importo per la scuola primaria di via Magreglio è di 9,6 milioni di euro: 5 milioni provengono dai fondi stanziati dal Governo per il bando per l’edilizia scolastica, la quota restante è finanziata dal Comune.

Il progetto prevede la demolizione dell’attuale edificio in prefabbricato leggero che doveva essere abbattuto nel 2000 assieme ad altre 26 scuole: al momento l’Amministrazione ne ha chiuse 7 e sta avviando la loro demolizione. Per quanto riguarda la nuova scuola sarà costruita secondo le ultime disposizioni in materia antisismica, sarà alimentata con energia alternativa e i nuovi locali saranno adeguati a una scuola moderna e funzionale per il futuro.

La delibera sulla partecipazione al bando riguarda il finanziamento per le indagini di elementi strutturali (pilastri, travi) e di elementi non strutturali (laterizi e intonaci) degli edifici scolastici: si tratta di interventi che il Comune ha realizzato dal 2013 con risorse proprie.

La graduatoria verrà redatta sulla base dei punteggi assegnati a ciascun edificio scolastico, i pagamenti verranno effettuati nell’esercizio finanziario 2016 direttamente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.