Artena, l’ingegnere Gino Vittozzi ucciso da uno sciame di calabroni

Orribile morte per il professionista romano di 67 anni. Gino Vittozzi, ingegnere di Artena, è morto nei boschi di Colle Mezzo, a Montelanico, per l’attacco di uno sciame di calabroni che gli hanno provocato un violentissimo e letale choc anafilattico.

Vittozzi aveva riferito ai familiari che sarebbe andato in cerca di funghi proprio a Montelanico e che avrebbe fatto ritorno a casa per l’ora di pranzo. I familiari non vedendolo rientrare e non riuscendo a comunicare con lui visto che il suo cellulare squillava a vuoto, si sono allarmati ed hanno contattato i Carabinieri.

Il comandante della compagnia carabinieri di Colleferro, Emanuele Meleleo, e il comandante della stazione di Montelanico, Giuseppe Calabrò, hanno organizzato diverse squadre di ricerca, oltre 60 persone tra militari stessi, volontari della protezione civile e cittadini del posto particolarmente esperti del territorio. Partendo dal punto dove Gino Vittozzi aveva lasciato l’auto per inoltrarsi nella boscaglia i soccorritori hanno battuto inutilmente la zona fino a notte inoltrata ma senza esito.

Sospese le ricerche, queste sono state riprese domenica mattina anche con l’ausilio di un elicottero dei vigili del fuoco e dei cani molecolari dei Carabinieri fatti arrivare da Firenze. Poi la tragica scoperta del corpo, recuperato dall’elicottero, e dopo gli accertamenti del medico legale restituito alla famiglia su disposizione della magistratura di Velletri.

La notizia della morte di Gino Vittozzi ha scosso Artena. Gino Vittozzi, ingegnere in pensione, era molto conosciuto anche perché la moglie fa parte di una delle famiglie più in vista per la loro attività imprenditoriale.