A far esplodere l’aereo russo precipitato nel Sinai sarebbe stata una bomba

L’ordigno sarebbe stato piazzato dentro una valigia o un bagaglio a mano. Lo riferiscono fonti dell’intelligence Usa che precisano come l’attentato potrebbe essere stato portato a termine dall’Isis o da un gruppo affiliato. Al momento non c’è una conclusione formale delle indagini da parte della comunità dell’intelligence. L’ipotesi sarebbe quella di un bagaglio portato a bordo anche grazie alla complicità di un impiegato dell’aeroporto di Sharm el-Sheik e alla mancanza di controlli nello scalo della località turistica egiziana.

L’Isis in un nuovo messaggio rilancia. “Non siamo obbligati a svelarvi il modo in cui abbiamo abbattuto l’aereo, ma ve lo diremo solo quando e come vorremo noi. Voi controllate le scatole nere, visionate il relitto e provate a confermare che non è stato abbattuto, se ci riuscite. Noi l’abbiamo abbattuto, voi morirete di rabbia”, ed è stato pubblicato su Twitter in diversi siti jihadisti.

L’Irlanda ha dato istruzioni alle linee aeree nazionali di non volare da e verso Sharm el Sheikh fino a nuovo ordine.

La Gran Bretagna ha sospeso i voli che dovevano partire in serata dalla località sul Mar Rosso in attesa di verificare la sicurezza dello scalo.