Milano, il Comune ricorre al Consiglio di Stato per numero unico

La recente sentenza del TAR sul ricorso fatto da alcuni Radio taxi contro l’istituzione del numero unico è un nuovo episodio di un lungo percorso che ha già visto diversi pronunciamenti sia il TAR che il Consiglio di Stato.

Il Comune di Milano ritiene che l’istituzione del numero unico sia l’evoluzione tecnologica più idonea rispetto alle vecchie colonnine gialle e quindi ricorrerà al Consiglio di Stato contro l’ultimo pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale, a tutela di un servizio rivolto agli utenti nonché ai tassisti.

È da circa 15 anni che si parla della necessità di un sistema aperto a tutti i taxi di Milano che consenta di indirizzare verso l’utente il veicolo che si trova nel parcheggio più vicino. Il tema ha suscitato ampio dibattito anche all’interno della categoria, riscontrando l’apprezzamento di diversi sindacati. Ad oggi oltre 1.200 tassisti hanno già aderito al servizio che sta entrando a regime ed è dotato di numero di telefono, app e sito dedicato.

Il Comune di Milano ritiene che il numero unico non sia in concorrenza né in contrasto con l’attività dei Radio taxi, esattamente come non lo erano le vecchie colonnine gialle . Il nuovo sistema ha il vantaggio di essere più evoluto e meno costoso del vecchio: i costi comprensivi di gara e gestione sono infatti inferiori alle spese correnti impiegate per la manutenzione delle colonnine.

La sentenza del TAR è quindi una delle tappe della battaglia legale in corso da tempo, e su cui il Consiglio di Stato si è già espresso a favore dell’Amministrazione pubblica, riconoscendo l’interesse pubblico del nuovo sistema.

Il Comune farà dunque ricorso, per ribadire la legittimità delle sue azioni e tutelare il diritto di utenti e tassisti ad avere accesso a un servizio innovativo ed efficiente.

Lo comunica l’Ufficio stampa del Comune di Milano.