Dal 27 ottobre al Teatro 7 Il mistero Buffo…

Ugo Dighero ripropone in chiave personale ‘Il primo miracolo di Gesù bambino’ e ‘La parpàja topola’, dando vita a una galoppata teatrale dal ritmo mozzafiato che promette risate a non finire. Il tutto avvalendosi del linguaggio utilizzato da Dario Fo, un miscuglio di dialetti della zona padana nel quale troviamo spesso termini arcaici e sconfinamenti nel grammelot, una creazione originale che si basa sulla conoscenza approfondita delle morfologie e delle ritmiche dialettali e delle tecniche elaborate dagli antichi giullari. ‘Il primo miracolo di Gesù Bambino’ è tratto dallo spettacolo “Storia della tigre e altre storie” del 1977 dove Dario Fo prende spunto dai “Vangeli apocrifi”, quell’insieme di episodi legati alla vita di Gesù e degli apostoli, che furono alla base di tutta la letteratura paleocristiana. La narrazione parte con la descrizione del viaggio dei Re Magi verso Betlemme e del loro arrivo alla capanna dove Gesù, Giuseppe e Maria sono circondati dai pastori che recano doni al bambin Gesù e prosegue con il racconto della fuga in Egitto. ‘La parpàja topola’ è invece tratta da “Il fabulazzo osceno” del 1982. Per “osceno” l’autore intende tutta l’area dell’interdetto, del censurato dalla classe dominante: il sesso, i genitali e le altre componenti di un repertorio che è sempre stato, per l’inventiva popolare, il patrimonio della fantasia e della libertà trasgressiva. L’osceno proposto da Dario Fo è sì grottesco ma, allo stesso tempo, lirico, lunare, sublimato nel linguaggio e nel gesto e mai lubrico.