Bologna, l’Autorità giudiziaria dispone il dissequestro del Circolo Eagle Nest

Il Circolo Eagle Nest, più conosciuto con le strutture Red Club e Black Sauna, associazione solidaristica di promozione sociale fondata nel 2002, senza scopo di lucro, impegnata per migliorare la vita della comunità Lgbti, era entrato nell’occhio del ciclone a seguito di un sequestro preventivo delle sue strutture per una presunta accusa di prostituzione. L’Autorità giudiziaria ha, invece, disposto il dissequestro, con piena soddisfazione dell’Associazione Nazionale ANDDOS che ha voluto in merito fare alcune precisazioni in riferimento al proprio Circolo affiliato di Bologna.

“Apprendiamo con sollievo l’avvenuto dissequestro, da parte dell’Autorità procedente, della sede dell’Associazione Eagle Nest di Bologna – dichiara il presidente nazionale Mario Marco Canale  – un Circolo ricreativo affiliato ANDDOS. E’ pacificamente emerso dagli incartamenti processuali che il suddetto Circolo non aveva alcun rapporto pertinenziale con l’ipotesi di reato addebitata ad alcuni componenti dell’ex dirigenza. Il Circolo Eagle Nest, nella sua doppia veste di Black Sauna e Red Club, ha da sempre svolto un ruolo fondamentale per la comunità Lgbti nella città di Bologna, anche di natura ludico-ricreativa, ed il vulnus creato dal provvedimento di sequestro, oggi per fortuna venuto meno, ha arrecato una vuoto nella città emiliana. Siamo sicuri che la magistratura dipanerà a breve anche gli ultimi dubbi riguardo la condotta di alcune persone orbitanti, senza titolo o ragione, nel Circolo, così da dissolvere ogni accusa infamante anche nei confronti dell’indagato, già dirigente del Circolo affiliato, oggi autosospesosi da ANDDOS solamente in via cautelativa per consentire, quale atto di grande responsabilità e serietà, un sereno decorso delle indagini da parte della Procura di Bologna. D’altro canto, non possiamo sottacere la tendenziosa offensiva fatta da alcuni organi di stampa in queste ore che, senza approfonditi accertamenti e verifiche, hanno dubitato dell’importante ruolo sociale del Circolo e dell’Associazione ANDDOS, dimenticando colpevolmente le significative ed accreditate iniziative a favore della collettività, concentrandosi invece più sulle dimensioni delle vasche idromassaggio. La mente corre, anche solo per fare un esempio, alla tavola rotonda su “La condizione lavorativa dei lavoratori LGBT nell’era del Jobs act: tutele legali e buone prassi” tenutasi lo scorso giugno a Bologna presso Palazzo D’Accursio, che ha ricevuto il plauso delle Istituzione e delle altre realtà associative bolognesi. Le dirigenze dei nostri Circoli lavorano alacremente ogni giorno per promuovere la positiva immagine delle persone Lgbti, creando luoghi accoglienti in cui i soci, tutti rigorosamente maggiorenni come previsto nei nostri statuti, possono esprimere la propria personalità anche sessuale, circostanza che certo non può dirsi contraria alla legge o deponente verso un sentiero illecito, torbido o immorale, a meno di non considerare il sesso come illecito, torbido o immorale”.