Riprende la stagione dell’Ambra Jovinelli con Riccardo III

Grande inizio di stagione per il Teatro Ambra Jovinelli. Il sipario si apre con un protagonista assoluto del mondo dello spettacolo italiano: Massimo Ranieri sarà Riccardo III nello spettacolo di cui firma anche la regia. Una nuova sfida teatrale per Ranieri, che torna in scena a Roma – per la seconda volta – con un allestimento imponente di 18 attori, la traduzione e l’adattamento di Masolino D’Amico, uno dei massimi anglisti al mondo, e le musiche composte appositamente  da Ennio Morricone. Lo spettacolo che sarà in scena dal 22 ottobre al primo novembre, si basa sull’intuizione di Ranieri, di avvicinarsi all’inquietante regnante, genio della rappresentazione del potere, come fosse un attore che recita il ruolo del malvagio.   NOTE DI REGIA Dopo averlo letto e riletto, ho capito chiaramente una cosa: Riccardo III non è soltanto personaggio straordinario, è soprattutto un grandissimo attore. Riccardo III è il numero uno dei malvagi, è il grande genio della rappresentazione del potere: perciò, io non interpreterò un personaggio, interpreterò un attore. Del resto, non sono grandi attori tutti gli uomini di potere? Non recitano un ruolo che deve suscitare applausi, consensi, se non addirittura idolatria da parte di uomini e donne che diventano loro gli ignari personaggi della sua commedia? Riccardo, poi, indossa i costumi della malvagità meglio di chiunque altro e allora via via che continuavo a leggere e rileggere mi è apparso sempre di più in bianco e nero. Anzi, in bianco e noir. Perché se i gialli svelano le colpe dalla parte dei buoni, il noir ci fa guardare il mondo con gli occhi dei colpevoli, ci spinge a scoprire fin dove possono arrivare le radici dell’umana cattiveria. Questo Riccardo III  l’ho immaginato inquietante e accogliente, proprio come quei grandi film noir che abbiamo profondamente amato. Per provare a intravedere sulla scena l’eterno mistero del male. Massimo Ranieri