Tartufesta 2015, protagonisti il Tartufo bianco dei Colli Bolognesi e il suo territorio

Quasi due mesi di iniziative (fino al 15 novembre) che animeranno i Comuni dell’Appennino con mercatini (Tartumercati), menù a tema (Tartumenù), visite guidate sul territorio (Tartuvisite), eventi come mostre micologiche e fotografiche (Tartueventi) e libri sulla gastronomia e l’ambiente (Tartulibri), a cui si uniscono numerosi ristoranti dei territori offrendo menù che rispettano i canoni di qualità previsti dal decalogo predisposto dalla Città metropolitana. Sono gli ingredienti di “Tartufesta”, la tradizionale manifestazione che “anima” i comuni dell’Appennino bolognese con diverse attività, tutte incentrate sul “Tartufo bianco pregiato dei Colli bolognesi”. Aderiscono alla manifestazione 13 comuni: Camugnano (città del tartufo), Castel di Casio (città del tartufo), Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Loiano, Monghidoro, Monzuno, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi, Valsamoggia (città del tartufo), Vergato, che hanno sottoscritto il loro impegno in una “Carta della qualità” nella quale sono riportati criteri condivisi di valorizzazione enogastronomica, artigianale e paesaggistica del territorio, finalizzati a dare risalto e qualificazione all’evento anche attraverso il Decalogo: l’impegno dei ristoratori alla qualità dell’offerta gastronomica.

La manifestazione è anche inserita nel cartellone del Wine Food Festival (WFF), curato da APT servizi Emilia-Romagna, con la volontà di trasformare l’iniziativa in un evento qualificato capace di attrarre pubblico anche da altre località.

La Città Metropolitana di Bologna sostiene la manifestazione “Tartufesta 2015” come evento di promozione delle valenze paesaggistiche, culturali e gastronomiche del nostro Appennino a partire dalla valorizzazione del prezioso tubero.