Vicenza, dal Buon Soldato Sc’vèik di Hašek il nuovo reading di Armando Carrara

Sarà il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza (viale X Giugno, 115) ad ospitare venerdì 25 settembre (ore 21) “Non potendosi arrampicare sulle nuvole… prese per le colline”, il nuovo spettacolo de La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale firmato Armando Carrara. Il testo, scritto dall’attore e regista vicentino, è liberamente ispirato al capolavoro dello scrittore e umorista ceco Jaroslav Hašek “Il buon soldato Sc’vèik”, pubblicato nei primi anni ’20: un’opera dalla popolarità vastissima, tradotta in decine di lingue, in cui la denuncia della guerra passa attraverso il racconto delle vicende comiche di un soldato durante il primo conflitto mondiale. In scena quattro attori a leggio – Armando Carrara, Mauro Forlani, Silvia Fracasso e Daniele Passarotti – che, grazie ad un uso accurato delle voci e a frizzanti improvvisazioni, con leggerezza e ironia metteranno in luce i drammi della Prima Guerra mondiale e il marciume mascherato da finto patriottismo che si cela sotto i mille volti dei militari – generali, soldati semplici, giudici o cappellani – ritratti nel romanzo di Hašek. L’allestimento, che si avvale per la messa in scena dell’ormai collaudata collaborazione tra Carrara e la compagnia creatina T.I.C. Teatro, costituisce, dopo “Guerra Bianca. Fuoco sotto la neve” di Paola Rossi, il nuovo capitolo de La Piccionaia sul tema della Grande Guerra, e al contempo, dopo “Alberi” e “Io sono Caino”, la più recente tappa del percorso artistico dell’eclettico figlio d’arte Armando Carrara sul teatro di narrazione e sulle letture teatralizzate. Una trasposizione che, non potendo condensare le quasi mille pagine del romanzo originale e tutte le peripezie del suo protagonista, ne conserva però inalterata l’essenza, in un percorso teatrale strutturato ad incontri che riproduce quello di Sc’vèik verso il fronte. E così, di avventura in avventura, seguiamo il Buon Soldato con il suo caratteristico filosofeggiare e ascoltiamo i suoi discorsi infarciti da racconti grotteschi e paradossali, mentre i passaggi da una scena all’altra saranno affidati a brevi racconti in rima, a mo’ di filastrocca: una suggestione che, non a caso, richiama il celebre “Qui comincia l’avventura del signor Bonaventura”, storico fumetto italiano il cui protagonista, con il suo ottimismo e la sua fortuna, rivela non pochi punti di contatto con il Buon Soldato. Ma perché proprio “Il Buon Soldato Sc’vèik”? “L’interesse per il testo, e quindi la volontà di proporne una riduzione teatrale, – spiega Armando Carrara – sono nati da una specifica riflessione: se sia possibile parlare della Prima Guerra mondiale senza rievocare atrocità e drammi o, meglio ancora, con il sorriso sulle labbra. Ritengo che l’opera di Hašek riesca a conciliare perfettamente l’ossimoro composto da guerra e atrocità da un lato, e leggerezza e sorriso dall’altro: una critica feroce alla guerra e al militarismo ottuso, che si dipana a partire da un personaggio che talvolta ricorda Candido di Voltaire: un ‘Candido’ sui generis, convinto che il suo sia il migliore dei mondi possibili, non un nobile ma un povero contadino, che dalla sua ha la fortuna degli sciocchi. Proprio a questo si deve il suo successo: alla sua ingenuità che, unita ad una buona dose di ottimismo e di solidarietà umana, ne fanno il prototipo dei milioni di soldati travolti, loro malgrado, dalla carneficina della prima guerra mondiale”. Biglietti: € 8 (intero) ed € 5 (ridotto per gli abbonati del Teatro Astra e per gli under 14), in prevendita presso l’Ufficio del Teatro Astra e in vendita presso il botteghino al Museo del Risorgimento la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.