Firenze, il Comune partecipa al bando del Governo per far costruire scuole all’Inail

Il Comune parteciperà alla selezione delle manifestazioni di interesse per l’effettuazione di iniziative immobiliari di utilità sociale nell’ambito dei piani di investimento dell’Inail, così come previsto dalla legge di stabilità 2015. Lo prevede una delibera approvata dalla giunta comunale. Nella propria candidatura il Comune ha stilato un elenco di una decina di opere per complessivi 20 milioni di euro. Se accettate, l’Inail ne finanzierà la realizzazione e in cambio il Comune pagherà un canone pari al 3% del costo complessivo, costo che però non verrà computato nel patto di stabilità e quindi sarà ‘libero’ per ulteriori investimenti. Secondo l’avviso pubblico pubblicato dal Governo, le manifestazioni di interesse devono essere avanzate per edificazioni dal costo superiore a 3 milioni di euro; i progetti devono essere relativi “alla realizzazione di nuove costruzioni o all’acquisizione di immobili nuovi o da ristrutturare riferiti a strutture sanitarie o assistenziali, scuole, uffici pubblici, residenze universitarie, o altre tipologie di immobili destinati ad utilizzo con finalità sociali”. Il Comune parteciperà al bando con una decina di scuole, tra le quali ci sono interventi già quasi pronti, tra cui la Calvino e la Dino Compagni, o lotti pronti a partire con i lavori (per esempio nuovi lotti di istituti in viale Europa e in zona Leopolda). Grazie al bando potranno così essere recuperate le somme già spese per gli edifici già pronti o di veicolarne di nuove per quelli in via di costruzione, e conseguentemente di ‘stornare’ quelle stesse somme dal computo del patto di stabilità, liberando risorse per ulteriori investimenti. “Il Governo – commenta il sindaco Dario Nardella – ha messo in atto delle procedure che consentono di realizzare investimenti pur tra i vincoli del patto di stabilità. Il Comune di Firenze ha colto subito l’occasione di partecipare a questo bando che potrà consentire di realizzare opere pubbliche necessarie alla città di Firenze al di fuori del patto di stabilità”.