Omicidio Seramondi, si stringe il cerchio sui tre complici

A breve potrebbero esserci sviluppi in relazione ai complici del duplice omicidio dei coniugi Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari. Si stringe il cerchio intorno a tre persone che avrebbero aiutato il pakistano Muhammad Adnan e l’indiano Sarbjit Singh.

Si cerca chi ha venduto ad Adnan il fucile a canne mozze, rubato nel 2011 nel Cremonese durante un furto in abitazione con altri cinque fucili da caccia, e dell’uomo che tempo fa si era offerto di uccidere ma poi si era tirato indietro. Stando agli inquirenti, il killer covava il proposito di eliminare Frank dal novembre 2014.

I litigi tra i pizzaioli nell’ultimo periodo avvenivano anche sotto gli occhi dei clienti. Prima di ingaggiare Singh, che a suo dire ha accettato di fare il palo solo in cambio di 5 mila mila euro e della promessa di un lavoro, il pakistano aveva contatto un connazionale che però poi si era defilato. All’appello manca la persona da cui Adnan si era procurato la pistola usata il primo luglio per ferire il dipendente albanese di Frank, Arben Corri. A differenza del fucile, rinvenuto in un fosso, la pistola non è mai stata trovata.