Convenzione tra Comune e Tribunale di Bologna per l’inserimento di impuati in attività e servizi comunali

Convenzione tra Comune e Tribunale di Bologna per l’inserimento di persone sottoposte all’Istituto della Messa alla prova in attività e servizi di competenza comunale.

La convenzione consentirà di avviare sperimentalmente i primi inserimenti presso l’Istituzione per l’Inclusione sociale all’interno del Progetto Empori Solidali – Case Zanardi e nelle attività di Protezione Civile, in collaborazione con associazioni di volontariato convenzionate.

Il nuovo Istituto della Messa alla prova, introdotto con la Legge 67/2014, intervenendo nella fase processuale precedente alla sentenza, consente all’imputato di richiedere ed ottenere l’estinzione del reato attraverso lo svolgimento di un programma di trattamento elaborato d’intesa con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna e recepito dal Magistrato nell’Ordinanza di sospensione del processo con Messa alla prova; tutto questo nel caso in cui la prova abbia un esito positivo.

Il programma di trattamento mette al centro la responsabilità della persona, che assume impegni specifici al fine di elidere o attenuare le conseguenze del reato, tra gli impegni ci sono il risarcimento del danno, le condotte riparatorie e le restituzioni, oltre ad una prestazione di lavoro volontario e gratuito in favore della collettività.

Il lavoro di pubblica utilità è una prestazione non retribuita, di durata non inferiore a dieci giorni, anche non continuativi, e si può svolgere presso lo Stato, gli Enti Pubblici o Organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, in un’ottica di riparazione del danno e di restituzione sociale.

Dopo l’approvazione della Legge 67/14 e il Regolamento che disciplina la materia  (emanato dal Ministro della Giustizia il 10 giugno scorso) il Tribunale di Bologna e l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Bologna e Ferrara hanno siglato un Protocollo d’Intesa nel quale viene definito l’iter per l’attivazione dell’Istituto della Messa alla prova e in cui sono disciplinati in dettaglio le modalità di accesso, i criteri per la proposta del programma di trattamento, le modalità di svolgimento e le modalità di verifica dell’andamento del progetto. Tali norme hanno aperto il campo ad accordi tra Tribunali ed Enti Locali e/o le organizzazioni di volontariato in tema di Messa alla prova.

Su tali presupposti, la Garante per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna, Elisabetta Laganà, nell’ambito delle sue funzioni di promozione dei diritti e di opportunità di partecipazione, si è da tempo attivata per favorire la creazione dei suddetti progetti e percorsi riabilitativi presso enti pubblici e organizzazioni non profit e, in tale quadro, ha promosso questo Progetto in collaborazione con gli assessori competenti.