OXI

no greco OXI Di Vincenzo Calafiore Il referendum che si è appena svolto in Grecia ha fatto capire e messo in evidenza quanto fragile siano i legami fra gli stati membri che compongono la compagine europea. Ma è altresì l’espressione di un popolo orgoglioso che ha avuto il coraggio di ribellarsi al dictat delle banche, al governo delle banche, all’oppressione delle banche “ OXI “ , No, un no che cambierà molte cose e darà inizio a un processo di sgretolamento di un sistema indegno, esclusivamente finanziario così fatto destinato a sparire nel nulla. E sono in tanti ad augurarsela la fine di questo tipo d’Europa. Ma dietro questo semplice – Oxi – pronunciato dalla gran parte del popolo greco, c’è un segnale fortissimo, è la ribellione a una dittatura che ha ridotto alla miseria e alla fame, strangolata con eccessivo debito una intera grande nazione qual’ è la Grecia, pensare agli ammalati negli ospedali con poche medicine per curarsi, pensare ai poveri sfamati dalla fratellanza per le strade, ma queste cose alla cosiddetta – Troica – non interessano, ciò che sta più a cuore è la finanza, il denaro che deve tornare nelle casse con tutti gli interessi a qualsiasi costo. C’è la democrazia esportata da loro in tutto il mondo. C’è l’orgoglio di un popolo che vuole difendere la propria libertà e la dignità. “E’ stata un’emozione unica vedere un popolo per la prima volta felice, ridere e ballare per strada, non accadeva da moltissimi anni: E’ iniziata una nuova era!” Noi Italiani così simili e uguali al popolo greco, non abbiamo quell’orgoglio, non abbiamo quella dignità nel dire no! Ci mancano perché ce li hanno levati pian piano negli anni. No alla culona Merkel, No al faccendiere sporco francese. Io mi auguro che questa rivoluzione greca sgretoli l’Europa dei porci, delle aggregazioni bancarie, dell’Asse Franco-Tedesco. Se loro si credono d’essere migliori e i dominatori dell’Europa credo che si siano sbagliati di grosso, e forse sarà bene che si facciano un’altra congregazione lasciando vivere come meglio credono, greci e italiani, spagnoli e portoghesi, perché anche se non lo vogliono ammettere i nostri “troicassi” politici adesso dovrebbe toccare all’Italia. La quale non è ne considerata ne stimata dal “ Duo M. H. “ che a quanto pare si parlano e si tengono sempre in contatto, e stasera ceneranno assieme per decidere le sorti di un popolo…. Ma tocca a loro o a tutti gli stati membri? Vorrei un Presidente del Consiglio in grado di farsi rispettare e di far rispettare l’Italia. Vorrei un Renzi capace di mandarli affanculo assieme alla loro ideata minuscola europa. Vorrei che l’Italia uscisse prima di essere cacciata ben spremuta dall’Europa, poiché da quando ne facciamo parte abbiamo perso oltre che la dignità e la libertà, prestigiosi marchi; perso tra uno sgambetto e l’altro di questi affamatori una bella fetta di mercato estero. Perché non indire anche in Italia un referendum come in Grecia per farla finita? Non accadrà mai, perché stiamo bene così come ci hanno ridotti: servi silenziosi e striscianti. Vorrei che Renzi non prendesse più l’aereo per andare a fare l’inchino alla kulona e di rifiutarsi di ubbidire di fare i compiti e di sostenere sempre degli esami dai quali ne usciamo sempre bocciati e con nuove richieste. Che facciamo noi, il popolo, e non certo loro che non sanno neanche dove stanno di casa.