Firenze, Viva le vacanze al via il progetto che coinvolge i giovani del Servizio civile e i minori in carico ai Servizi territoriali

Un’estate all’insegna del divertimento, svolgendo attività ludiche e culturali e momenti di studio in compagnia dei volontari del Servizio civile dei Quartieri 2 e 3: così potranno trascorrere le vacanze i ragazzi e le ragazze tra i 6 ai 15 anni (circa dieci) in carico ai Servizi territoriali e già seguiti dai volontari.

Sede del progetto è il Circolo Andreoni in via D’Orso 8. Tra le attività, che si svolgeranno al Circolo e in vari luoghi della città, sono previste visite a parchi, laboratori artistici, visite a musei, svolgimento dei compiti assegnati dalle insegnanti e orienteering. Si svolgeranno il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12 fino al 31 luglio per poi riprendere il 24 agosto fino all’11 settembre.

“Siamo fortemente convinti dell’importanza di progetti come questo che vedono la collaborazione tra il Comune e i volontari del Servizio civile che svolgono con entusiasmo e grande dedizione un ‘lavoro’ prezioso sul territorio e per i nostri ragazzi, come nel caso specifico di questo progetto”.

‘Viva le vacanze’ ha un duplice obiettivo: uno rivolto ai minori che passeranno le vacanze prevalentemente a casa e uno ai volontari. Nei confronti dei minori il progetto mira a favorire opportunità di socializzazione, ricreative e culturali, ma anche a promuovere la conoscenza del territorio in cui vivono e a sviluppare la capacità di relazione con il gruppo dei pari. Nei confronti dei volontari, invece, punta a stimolare la collaborazione all’interno del loro gruppo e a sviluppare la capacità di lavorare per progetti.

Il progetto è in linea con quanto previsto dal progetto EOS (basato su interventi di assistenza e socializzazione per minori). A supporto dei volontari assegnati al progetto ‘Viva le vacanze’ in alcuni momenti ci saranno anche volontari degli altri progetti (Welfare-Marginalità) sia perché il loro contributo è necessario nello svolgimento di alcune attività sia perché promuove la collaborazione all’interno del gruppo dei volontari e offre ulteriori occasioni di riflessione e confronto.