Palermo, il sessantenne ha ucciso il benzinaio Nicola Lombardo per un pieno troppo caro

Svolta con il fermo  di un sospettato condotto in Questura e messo sotto torchio  dagli investigatori della squadra mobile. Quando il pensionato di 60 anni ha  capito di essere stato ormai scoperto è crollato e ha confessato  tutto con una motivazione che ha lasciato allibito il magistrato  che lo stava interrogando. “Ho sparato al benzinaio dopo avere  litigato con lui sul prezzo del pieno”.

Il Pm Ennio Petrigni, che ha condotto le indagini coordinate  dal procuratore Francesco Lo Voi, ha contestato l’aggravante dei  futili motivi all’omicida la cui identità non è stata resa nota.  Secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe di un pensionato.

Gli investigatori sono riusciti a identificare l’assassino  dopo avere visionato le immagini degli impianti di  videosorveglianza di numerosi negozi della zona. Attraverso le  immagini è stato possibile risalire prima alla targa  dell’utilitaria che aveva effettuato il rifornimento e poi al  suo proprietario. Prove schiaccianti, che hanno inchiodato  l’assassino alle sue responsabilità tanto da convincerlo a  confessare.