Sono in aumento i casi dei disturbi di apprendimento anche in Basilicata
E’ quanto si apprende dalla ricerca della psicologa Francesca Antonella Amodio “La scuola come possibile fattore di rischio” presentata a Potenza, presso la sala convegni dell’Ordine degli Psicologi di Basilicata. La ricerca evidenzia che di fronte a non riconosciuti DSA, disturbi specifici dell’apprendimento, si possono avere delle ripercussioni sulla personalità dell’individuo: insicurezza, bassi livelli di autostima, demotivazione e vissuti depressivi. Per questo motivo risulta importante istituire la figura dello psicologo all’interno delle scuole. In Italia – evidenzia la ricerca – non esiste ancora nelle istituzioni scolastiche la presenza di questa importante figura professionale che può intercettare il disagio e fornire una diagnosi appropriata. Con la prevenzione si può fare screening precocemente. Le difficoltà scolastiche non riconosciute o gestite male possono quindi ledere gli individui. Il lavoro evidenzia quanto la scuola possa essere un fattore di rischio per la strutturazione di un sé saldo e coeso e possa rappresentare un evento traumatico vero e proprio. E’ necessario verificare l’ipotesi che dietro determinati quadri psicologici disfunzionali in età adulta l’evento traumatico iniziale possa essere stato il proprio percorso scolastico e identificare in questo modo il trauma ha reso più facile e veloce la risoluzione degli attuali disagi psicologici dei casi testati. Per questo – evidenzia ancora la ricerca – la scuola diventa importante per il benessere degli individui ed è necessario che essa acquisisca competenze sempre maggiori nella consapevolezza del suo indispensabile ruolo nella formazione dei giovani e dei bambini.