Napoli, trovato morto in casa Francesco Esposito ex dipendente Atan

Il cadavere dell’uomo di 83 anni è stato trovato in un appartamento nel quartiere di Secondigliano dai Vigili del Fuoco. L’uomo aveva del nastro adesivo sulla bocca. A dirlo è stato il genero, in lacrime all’esterno dell’abitazione. Secondo il familiare, si tratterebbe di una rapina sfociata in tragedia. A dare l’allarme è stato un altro genero di Francesco Esposito, che ha suonato al citofono, ha visto le luci accese in casa e si è preoccupato della mancata risposta del suocero, ex dipendente Atan.

Nell’ abitazione, in via privata Enrico Maffettone, una traversa di via del Cassano, sono giunti i Vigili del fuoco che sono entrati dalla finestra. Subito dopo sono intervenuti i Carabinieri.

L’ottantenne aveva un maglione avvolto intorno alla testa e fissato con nastro isolante. Un particolare che ha fatto pensare all’ipotesi di una rapina. Ma l’uomo aveva del denaro in tasca e l’abitazione non è stata messa a soqquadro. Sulle mani del pensionato sono stati rilevate tracce di nastro isolante. Solo l’autopsia, però, potrà definire con sicurezza le cause della morte.