Milano, 100 telecamere per la low emission zone

Milano verso la Low emission zone. Ne ha parlato oggi l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Marino, presentando il bando che metterà a disposizione 1 milione di euro per l’ammodernamento dei camion più inquinanti. Alla conferenza erano presenti anche il vicepresidente di Assimpredil Ance Andrea Lavorato, il Presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine e l’Amministratore unico di AMAT Maria Berrini.

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La Low Emission Zone (LEZ) è uno dei progetti fondamentali contenuti nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Il PUMS infatti (la cui attuazione completa permetterà una riduzione complessiva delle emissioni da traffico pari al 36%) prevede anche la realizzazione di un sistema in grado di controllare puntualmente e regolare l’ingresso dei veicoli in città e, quindi, di favorire la circolazione di quelli con i migliori standard ambientali. Con una delibera approvata oggi, il Comune stanzia, a partire da fine marzo, un milione di euro di incentivo per l’installazione di filtri antiparticolato sui veicoli più inquinanti.

“I camion superiori a 3,5 tonnellate rappresentano una delle maggiori fonti di inquinamento in città, perché purtroppo in questo comparto registriamo un forte ritardo nel processo di ammodernamento, richiesto peraltro dalla normativa antinquinamento attualmente in vigore – ha dichiarato l’assessore Maran -. Nonostante le norme emanate dalla Regione Lombardia in tema di prevenzione e riduzione delle emissioni, infatti, mezzi molto inquinanti di grandi dimensioni continuano ad entrare a Milano. Noi abbiamo un nuovo obiettivo ambientale: ridurre gli autocarri inquinanti in città. Per questo è necessario creare una Low Emission Zone, sul modello londinese. Non si può pensare di cambiare ed ammodernare i camion lombardi all’improvviso, ma è necessario un lavoro a tappe serrate condiviso con le associazioni di categoria per ottenere risultati qualificanti”.

“Dalle stime di AMAT emerge che il settore dei veicoli pesanti da lavoro, superiori a 3,5 tonnellate, utilizzati soprattutto nei cantieri e per il trasporto di grossi carichi, contribuisce per il 17% delle emissioni da traffico di PM10 – ha aggiunto Maria Berrini, Amministratore Unico di Amat -. Diversamente a ciò che è avvenuto per gli autoveicoli, questo comparto è infatti ancora caratterizzato da una larga componente di Euro 0 e1 (il 35% nella Città Metropolitana), tipologia con emissioni di PM10 allo scarico anche 100 volte superiori rispetto a un mezzo Euro 4 o Euro 5″.

Nel quadro di una progressiva diminuzione delle concentrazioni medie nel decennio, negli ultimi 3 inverni (i primi mesi del 2013, 2014, 2015) a Milano si è registrata una positiva riduzione, rispetto agli anni precedenti, dei giorni di superamento del Valore Limite giornaliero per il PM10, pari a 50 ìg/m3. Il dato dei primi mesi del 2015 (dopo la tregua del 2014 e l’eccezione negativa del 2011 determinate da condizioni meteo particolari) è in linea con il dato del 2013. Ma resta comunque evidente la necessità e la rilevanza di politiche e azioni mirate a ridurre le emissioni dei mezzi più inquinanti.

L’attuazione completa del progetto LEZ, realizzato con fondi europei e ministeriali nel quadro di progetti per l’infomobilità, per la gestione delle merci pericolose, e per la difesa della qualità dell’aria, prevede l’installazione di 100 varchi elettronici, posizionati all’ingresso della città. Il progetto, sviluppato anche con il supporto tecnico di AMAT, ha già completato l’installazione dei primi 20 varchi elettronici.

Sulla base di analisi ambientali mirate, sviluppate nell’ambito del progetto pilota CONVERSE (CONtrollo dinamico dei VEicoli merci e da lavoro con Sistema Real time di Segnalazione Ecologica), finanziato con fondi del Ministero Ambiente nel quadro del PRIA (Piano Regionale Interventi per la Qualità dell’Aria), e grazie al Protocollo sottoscritto con Regione Lombardia e Assimpredil ANCE l’anno scorso, si prevede inoltre di sperimentare, in particolare sul comparto dei veicoli pesanti, tecnologie e sistemi di controllo quali apparati di bordo (OBU – On Board Unit) in grado di rilevare le effettive percorrenze effettuate e le rotte seguite dai veicoli.

L’obiettivo è appunto quello di integrare queste tecnologie più “dinamiche” con sistemi di controllo del traffico esistenti e futuri (come Area C e la LEZ) e di definire, anche ispirandosi a modelli come quelli della Grande Londra, nuove politiche di regolazione della circolazione, utilizzabili anche nella area più vasta, che favoriscano la circolazione di mezzi meno inquinanti e la regolazione delle rotte per quelli più ingombranti o trasportanti merci pericolose.

In questo contesto il Comune istituisce un bando, che sarà pubblicato sul suo sito a fine marzo e si chiuderà a giugno, dotato, grazie ai fondi CONVERSE, di un finanziamento complessivo di 1 milione di euro, destinato a favorire l’acquisto e l’installazione di filtri antiparticolato su veicoli merci da lavoro alimentati a gasolio, classe Euro 0 ed Euro 1. “In una città che affronta profondi e positivi processi di riorganizzazione del proprio tessuto urbano, se intravediamo grandi opportunità in termini di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e di attenuazione delle emissioni e dei fenomeni di isola di calore, non possiamo sottovalutare i disagi e gli impatti nel breve termine per la cittadinanza dovuti alle cantierizzazioni – ha aggiunto Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia -. Ottimizzare i percorsi dei veicoli pesanti e installare presidi di abbattimento delle emissioni sui mezzi di cantiere è una operazione di grande lungimiranza e sussidiarietà tra imprese e amministrazione cittadina, per questo auspichiamo incontri una forte adesione”.

“Questo progetto – sottolinea Claudio De Albertis, Presidente di Assimpredil Ance – risponde ad una esigenza concreta delle aziende e interviene con misure che incidono strutturalmente sul problema della qualità dell’aria. Oltre 270 mezzi potranno ridurre sensibilmente le emissioni ed essere classificati come EURO 5. Crediamo che il Comune abbia anche affrontato il tema critico delle procedure, introducendo uno snellimento e semplificazione delle pratiche che porteranno un immediato vantaggio alle imprese”.

Potranno beneficiare del finanziamento i veicoli merci da lavoro appartenenti alle categorie N2 ed N3 di classe Euro 0 ed Euro 1, con sede legale o operativa in Lombardia, che aderiranno alla sperimentazione di CONVERSE e installeranno le vetrofanie e gli OBU messi gratuitamente a disposizione. Il finanziamento attivato con il bando del Comune va ad aggiungersi in modo complementare alle vetrofanie e ai fondi e che saranno messi a disposizione da Regione Lombardia per altre categorie emissive (in tutto il territorio regionale sono registrati 26.100 camion Euro 0 e 6.450 Euro 1).