Arquà Polesine sfratta la piccola Rianca Buson dalla sua tomba

Nicola Buson è amareggiato e non lesina critiche al Comune di Arquà Polesine dopo avere appreso che il sindaco ha firmato una delibera, nella quale viene dato un anno di tempo per “sistemare la pratica” della piccola Rianca, scomparsa a febbraio a soli 8 anni a causa della leucemia. Il papà adottivo della bimba venezuelana si è recato in municipio per avere chiarimenti.

“A Rianca è stato concesso solo un anno per restare in cimitero. E dire che io e la mia compagna Jaqueline, che in questi giorni si trova in Venezuala per sistemare alcune pratiche, avevamo subito chiesto al Comune di poter acquistare il loculo. La stessa associazione che si occupa dei bambini venezuelani affetti da leucemia si era prestata per acquistare il loculo. Ci è stato risposto che non si poteva. Mi vergogno di essere cittadino arquatese” così dichiara al Gazzettino Nicola Buson.

Il sindaco Chiara Turolla replica sempre sul giornale veneto. “Nessuno ha detto che la bambina verrà portata via dal cimitero. Abbiamo dato un anno di tempo alla famiglia per essere in regola con la documentazione. Se tra un anno la salma dovesse essere spostata, lo sarà in un altro spazio del cimitero. Abbiamo dovuto sistemare la salma in via provvisoria, in quanto non si poteva vendere il loculo prima che tutte le carte fossero in regola. La bambina avrebbe dovuto essere sepolta a Padova, luogo dove è morta: invece in via del tutto eccezionale siamo andati incontro alle richieste avanzate dalla famiglia di Rianca. Esiste un regolamento del cimitero che va rispettato”.