A Matera dal 6 marzo mostra di fotografia La Roccia e il Sacro

Venerdì 6 marzo, alle 18, presso l’ex Ospedale di S. Rocco, in piazza S. Giovanni Battista, sarà inaugurata la mostra “La Roccia e il Sacro” organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, ora Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, con il contributo finanziario dell’APT Basilicata e del Comitato Matera 2019. Una mostra fotografica sulla Murgia Materana con 45 immagini di Francesco Pentasuglia che sintetizzano lo straordinario valore paesaggistico, storico e artistico dell’altopiano Murgico, ricco di strutture religiose e pastorali. Le immagini – spiega la nota a firma del Soprintendente Francesco Canestrini – costituiscono la sintesi di un lavoro iniziato dall’autore nel 1980. Concepito inizialmente come documentazione e catalogazione di emergenze silvo-pastorali e di cripte, ha privilegiato, in prosieguo di tempo, gli aspetti paesaggistici e i quadri ambientali in cui insiste lo splendido patrimonio di quello che il Soprintendente Francesco Canestrini, ha definito, con espressione icastica ed efficace “ Il giardino della Murgia”. Filomena Maria Sardella, cui si deve il contributo critico al catalogo, con i testi di Gianpiero Perri, Paolo Verri, Francesco Canestrini e Francesco Pentasuglia, ha così definito le opere in esposizione: “Tutto questo Pentasuglia lo descrive in parole, dedicando un commento ricco di emozioni alla terra che traduce e ferma in immagini altrettanto emozionanti, come la bellissima foto de il canyon, una straordinaria ripresa di una faglia profonda scavata nella terra, le pareti quasi parallele poste a rincorrersi in prospettiva; oppure fa intravedere da lontano, sul crinale di una parete rocciosa, l’apertura che poi si rivelerà essere l’ingresso di una chiesetta, così nascosta nella roccia bianca da mimetizzarsi con essa. Seguire le parole scritte dall’artista-fotografo che incorniciano le foto in catalogo, significa per il lettore sentire le parole del vento che alita piano nella chiara atmosfera della Murgia Materana”.