La Maratona di Roma passa di nuovo sotto San Pietro

Masini maratona Maratona1 2015 Maratona 2015Cavallo vincente non si cambia: l’anno scorso il tracciato della Maratona di Roma, rinnovato e impreziosito con il passaggio all’ombra del Cupolone, ha spopolato tra atleti e telespettatori; quest’anno il percorso della 21ma edizione, domenica 22 marzo, rimane sostanzialmente invariato e passa di nuovo sotto San Pietro.

La stracittadina di 5 chilometri arriva invece al Circo Massimo ed è subito festa, anzi festival, con il Festival Folkloristico Internazionale nella conca verde dell’antico ippodromo. E intanto sono già 15mila i maratoneti iscritti alla 42 chilometri, provenienti da 110 nazioni; numero destinato a crescere di qui alla scadenza delle iscrizioni (5 marzo). E mentre la macchina scalda i motori, Acea Maratona di Roma 2015 è stata intanto presentata in Campidoglio.

“Grazie anche alla Maratona di Roma dimostriamo che questa città è in grado di ospitare grandi eventi, sempre uniti allo sport di base. Quest’anno la maratona coinvolge le scuole con circa seimila ragazzi presenti – ha commentato l’assessore Paolo Masini, che parteciperà alla non competitiva indossando la maglia dell’Unar -. Ho deciso di correre la stracittadina con i ragazzi del progetto Filippide e indosserò la maglietta speciale: Accendi la mente e spegni i pregiudizi contro le discriminazioni”.

Acea Maratona di Roma, circuito IAAF Road Race Gold Label, fa parte ormai dell’esclusivo club mondiale delle top race: l’edizione 2014, con 14.875 atleti arrivati al traguardo (record italiano), l’ha consacrata quinta in Europa e diciassettesima al mondo su un totale di 4.305 corse. Confermano le cifre del business: l’indotto è stimato in circa 35 milioni di euro.

Determinante, nel successo della manifestazione romana, la bellezza degli scenari che fa il paio con l’organizzazione a tutta prova. Si parte alle 8.50 da via dei Fori Imperiali, altezza Campidoglio – Foro di Traiano: primi a muoversi i corridori su handbike, ultimo il popolo della stracittadina non competitiva. Segue un itinerario definito dagli organizzatori “mediamente scorrevole”: 77 cambi di direzione, niente curve a gomito, 7,6 chilometri su sampietrini e la consueta sfilata delle maglie al cospetto di tutti i più celebri monumenti dell’Urbe e lungo le vie e le piazze del centro fino a via Nazionale, al traforo Umberto I, a largo Magnanapoli, a San Pietro. Con propaggini irradiate fino ai quartieri dell’anello intermedio, come il ponte Spizzichino alla Garbatella. Infine l’arrivo al punto di partenza, ovvero ai Fori Imperiali, stavolta provenendo da via IV Novembre e da piazza Venezia e dunque – epilogo trionfale – con il Colosseo di fronte.

E vediamo i nomi di punta: in lizza per la vittoria molti africani come i keniani John Kipkorir Komen e Peter Chesang Kurui, gli etiopi Teshome Gelana Etana e Habtamu Assefa Wakeyo, il marocchino Mustapha El Aziz. Sorprese potrebbero arrivare dall’ucraino Oleksandr Sitkovsky e dall’esordiente italiano Jamel Chatbi. Tra gli azzurri spicca Ruggero Pertile, quarantenne di Camposampiero (Padova), vincitore dell’edizione 2004 e in gara ad agosto ai Mondiali di Pechino. In campo femminile il parterre delle aspiranti al podio più alto è equamente diviso tra Africa (le giovanissime etiopi Meseret Tolwalk e Alemu Mokonnin Ourge) ed Europa dell’Est (la bielorussa Nastassia Ivanova Staravojtava e l’ucraina Olena Burkovska). In campo azzurro può insidiare il gotha afro-sarmatico Deborah Toniolo, per la prima volta a Roma, 37enne di Schio del Gruppo Sportivo Forestale.

In corsa anche due formidabili casi limite: Giorgio Calcaterra, l’ “ultramaratoneta” per eccellenza che correrà due volte la Maratona macinando 84 chilometri e 390 metri per incoraggiare l’attività sportiva diffusa; e Sigrid Eichner, tedesca 74enne di Dresda residente a Berlino, 34 anni e 1.880 maratone alle spalle (è nel Guinness dei Primati), oltre 800 tra coppe e medaglie, qui a Roma per la seconda volta. E poi ci sono i “senatori”, i 42 fedelissimi che hanno corso tutte le venti edizioni precedenti. Tra loro Paola Cenni, podista romana che nel 2013 ha raggiunto il traguardo delle 100 maratone; l’ex preparatore atletico dell’AS Roma Claudio Infusi, Romano Dessì (altro atleta della Capitale) e Sandro Curzi (presidente dell’associazione Amatori Villa Pamphilj).

In contemporanea, la stracittadina di cinque chilometri per la quale sono attesi 80mila partecipanti. Una festa dello sport di massa, un insuperabile spot per le bellezze di Roma: il percorso, totalmente in piano, parte dai Fori Imperiali per toccare Teatro di Marcello, Bocca della Verità, Circo Massimo, via delle Terme di Caracalla, Porta San Paolo e Piramide. Poi inversione di marcia, arrivo al Circo Massimo e gran finale tra gli stand del RomaFunVillage con le aree ristoro e con animazione sportiva e non. Al Circo Massimo c’è anche il Festival Folkloristico Internazionale con le bande della Marina Militare, della Finanza, della Polizia, dei Carabinieri, dei Granatieri di Sardegna e della Polizia Locale di Roma Capitale.

Questo per il village “stracittadino” al Circo Massimo. Il Marathon Village, abituale costola della corsa maggiore, sarà invece allestito come sempre al Palazzo dei Congressi all’Eur. Quest’anno lo spazio è quasi raddoppiato con gli stand disposti anche al primo piano. In tutto 140 stand su 21mila metri quadri. Tre giorni d’apertura (19-20-21 marzo), orario 10-20, ingresso gratuito, una profluvie di eventi e incontri tra scienza, cultura, sport e intrattenimento.

E non finisce qui: Acea Maratona di Roma vuol dire progetti speciali con le scuole, campionati “di nicchia” (sfide sportive tra sindaci, confronti tra bancari e assicurativi…), solidarietà (quest’anno l’obiettivo è superare i 150mila euro per o.n.g. e charities), la già citata gara degli handbikers con oltre 50 atleti, vantaggi e sconti per chi porta il pettorale (mezzi pubblici gratis, ingresso ridotto ai Musei Civici). E una macchina imponente per l’assistenza sanitaria con 30 medici e rianimatori, 70 massaggiatori, oltre 100 infermieri specializzati, 11 postazioni fisse, 13 ambulanze, 10 centri mobili di rianimazione, auto e moto medicalizzate, pacemaker per tutti. E un’altrettanto imponente macchina per l’intrattenimento del pubblico durante la gara tra musica, dj set, arte e sport (Una città in festa). E alla fine, per l’arrivederci all’edizione 2016, l’AfterParty fino a tarda notte in uno dei locali più trendy di Roma.

Acea Maratona di Roma sarà trasmessa in diretta su RaiSport dalle 8.35 alle 11.45, in streaming su raisport.it. Assicurata da una società svizzera la diretta internazionale di tre ore con commento in lingua inglese in 65 nazioni (Europa, Medio Oriente e Sud America).