Drapia, cucciolo di cane impiccato davanti alla villetta dell’avvocato Mario Bagnato

Ignoti hanno fatto ritrovare un cane un cucciolo di pastore maremmano di appena sette o otto mesi barbaramente ucciso, legato ad una catena e appeso, impiccato, di fronte al cancello d’entrata dell’abitazione del professionista. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i Carabinieri della compagnia di Tropea, agli ordini del capitano Francesco Manzone, durante una normale pattuglia di perlustrazione del territorio di Drapia. Sono stati loro stessi, subito, ad avvertire la famiglia dell’avvocato, che si trovava fuori sede, e ad allertare la moglie del professionista.

Oltre alla matrice intimidatoria i militari tendono a non escludere ogni altra possibilità, compresa l’ipotesi di una bravata di cattivissimo gusto, legata forse alla massiccia presenza di cani randagi.

A rendere ancora più inquietante l’accaduto è anche la circostanza che il destinatario di questo macabro “messaggio” è l’avocato Mario Bagnato, persona stimata e benvoluta, sia nella sua piccola comunità, sia nel suo ambiente lavorativo. Avvocato penalista noto in tutto il territorio provinciale, membro del direttivo della camera penale di Vibo Valentia, già sindaco del comune di Drapia, Bagnato ha assunto la difesa, in passato, anche di esponenti di spicco delle cosche locali ed è stato impegnato in diversi processi di mafia.