Salvini scarica Berlusconi, a rischio la Lombardia e Maroni

Il clima politico diventa sempre più rovente. I due Matteo sono alle prese con il tentativo di “ammutolire” le resistenze interne rispettivamente nel Pd e nella Lega. Compito più arduo per Matteo Salvini chiamato anche a ricostruire il centrodestra. Con una Forza Italia in declino e i partitini centristi numericamente non determinanti, al segretario della Lega non rimane che giocare il tutto per tutto e tentare la corsa solitaria.

Salvini e Meloni“Ad oggi con Berlusconi non c’è un accordo sul piano politico nazionale perché a Bruxelles sediamo su banchi diversi: lui difende l’euro che noi riteniamo una moneta sbagliata. Lui è insieme alla Merkel, noi alla Le Pen. Abbiamo una visione di Italia e di Europa completamente diversa”. Così Matteo Salvini, a Barberino del Mugello per un tour nel Fiorentino, ha sottolineato come “la Toscana è l’esempio migliore di una mancanza di opposizione per dieci anni. Nel senso che qua Fi e Pd hanno inciuciato per dieci anni. Noi vogliamo portare un po’ di aria nuova”.

Il leader del centrodestra spegne la polemica tra Zaia e Tosi. “Zaia è uno dei Governatori più apprezzati d’Italia, il Veneto è una delle regioni più efficienti d’Europa. Quindi Zaia non si discute, avrà totale e pieno mandato per riproporsi per altri cinque anni. Tosi è un ottimo sindaco, è il segretario della Lega in Veneto, se sostiene Zaia è il benvenuto”. Se invece sceglierà la sfida, ha messo in chiaro Salvini, sappia che “chiunque metta in difficoltà Zaia fa un favore alla sinistra e fa un dispiacere ai veneti e quindi si accomoda fuori”.

La presa di posizione di Salvini mette a rischio non solo l’alleanza tra la Lega e Forza Italia in Veneto ma anche la maggioranza in Lombardia. Il Governatore leghista Roberto Maroni, dal canto suo si dice però tranquillo. “La Lombardia è solida, non corre il rischio” di cadere per via di un mancato accordo sulle regionali in Veneto.