Genetica forense, il laboratorio di Careggi riferimento regionale

genetica forenseCareggi, con il suo laboratorio specificamente attrezzato, è stato individuato quale riferimento in materia di genetica forense per tutta la regione. Lo prevede il protocollo siglato in Regione dal presidente Enrico Rossi (presente anche l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni), dal direttore generale di Careggi Monica Calamai e dai rappresentanti di tutte le Procure della Toscana: Firenze, Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

“Queste indagini sono importanti e possono dare un contributo decisivo – ha detto il presidente Enrico Rossi, ringraziando tutti i presenti – Il presidente Mattarella a Scandicci ha parlato di un ritorno alla legalità da parte dei cittadini. Se possiamo dare una mano al vostro lavoro, siamo molto contenti. Faremo il meglio possibile per soddisfare le vostre esigenze”.

“Questa è una collaborazione istituzionale di alto profilo, che darà risultati molto proficui – ha sottolineato l’assessore Marroni – Definisce un percorso concentrato nel laboratorio di Careggi, che apre la strada alla realizzazione di una banca dati unica. Si prevede anche un consistente abbattimento dei tempi”.

“A nome della Procura generale della Repubblica di Firenze ringrazio la Regione e Careggi per l’impegno su un tema molto importante in tutto l’ambito del distretto toscano – ha dichiarato Francesco D’Andrea, avvocato generale della Procura di Firenze – Questo è un ulteriore tassello in un percorso già fruttuoso avviato con la Regione Toscana, che ha portato, per esempio, al progetto Prato e all’impegno in tema di sicurezza sul lavoro”.

Fin dal 2009 la Regione Toscana ha prestato particolare attenzione alle tematiche della sicurezza e della prevenzione, supportando, sia a livello centrale che locale, gli organi di giustizia. In questa prospettiva, all’interno dell’Aou di Careggi è stato creato un polo di sviluppo delle metodiche per le analisi del Dna forense, le cui funzioni sono state incardinate nella Sod (Struttura organizzativa dipartimentale) di Diagnostica genetica e garantite per mezzo del suo laboratorio di genetica forense. Laboratorio che, nel corso degli anni, ha fornito un assiduo, costante e qualificato supporto tecnico scientifico alle Procure della Repubblica presenti sul territorio regionale e alle Forze di Polizia.

La struttura di Careggi, considerata un centro di eccellenza in Toscana e non solo, ha ottenuto, attraverso un percorso complesso e articolato, l’accreditamento Iso17025:2005, considerato quale standard internazionale dall’Enfsi (European Network of Forensic Science Institutes), principale organizzazione europea che raccoglie i laboratori di genetica forense istituzionali. Questo riconoscimento ha permesso di conseguire un miglioramento effettivo, e non solo formale, delle attività di laboratorio connesse alla prova, e la struttura di Careggi è ora in grado di effettuare, in modo autonomo, tarature e verifiche dei propri strumenti, emettere certificati di taratura e rilasciare rapporti di prova.

Per questo Regione, Aou di Careggi e Procure della Toscana concordano nell’individuare il laboratorio di genetica forense dell’Aouc quale riferimento regionale per tutte le attività di genetica forense. Al protocollo è allegata una convenzione  tra Aou e le Procure toscane per lo svolgimento di prestazioni di genetica forense. Nella convenzione si parla di: analisi volte all’identificazione della natura e della specie di appartenenza di campioni biologici; analisi individuali di campioni biologici o su cadaveri sconosciuti per la caratterizzazione del Dna compatibile con gli standard Enfsi; determinare il profilo genetico di campioni biologici di soggetti indagati da far affluire nella istituenda Banca dati forense del Dna; consulenze, programmate o a chiamata, di biologi dirigenti specializzati in genetica medica o biochimica clinica, anche con eventuale collaborazione esterna con organi di polizia giudiziaria.