Bari, posizionati altri 4 contenitori per la raccolta dell’olio esausto

L’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli rende noto che sono stati posizionati in città, negli ultimi giorni, 4 nuovi contenitori per la raccolta dell’olio esausto presso la parrocchia dell’Annunciazione (via Lucarelli), la chiesa dei Comboniani (via Giulio Petroni), la parrocchia Maria SS del Rosario (più nota come San Francesco, in piazza Garibaldi) e i Salesiani del Redentore (in via Crisanzio).

Questi contenitori si aggiungono a quelli disponibili già da tre settimane nei pressi delle parrocchie San Giuseppe (Madonnella), San Rocco (Libertà), San Marcello (San Pasquale) e Resurrezione (Japigia).

Il progetto di raccolta degli oli vegetali esausti, promosso dal Banco delle Opere di Carità e reso possibile grazie alla collaborazione tra Amiu e Raccolio, consente a tutti i cittadini di conferire gli oli usati di tipo domestico, purché contenuti in flaconi di plastica, negli otto contenitori ora dislocati sul territorio cittadino.

“A fine mese – dichiara Pietro Petruzzelli – avverrà il primo ritiro e potremo valutare il gradimento di questa nuova iniziativa a tutela dell’ambiente che ha anche un risvolto solidale: proporzionalmente alle quantità di olio raccolto, infatti, il Banco delle Opere di Carità corrisponderà alle parrocchie dei buoni acquisto che potranno essere utilizzati per sostenere gli indigenti della città”.

L’olio alimentare esausto è un residuo costituito prevalentemente da olio delle fritture e delle conserve che, esaurito il ciclo di utilizzo, viene considerato “rifiuto non pericoloso” ma se disperso nell’ambiente può recare seri danni a flora e fauna. Sversato negli scarichi fognari, infatti, rende meno efficace il processo di depurazione dell’acqua; sversato direttamente nei corsi d’acqua crea un velo in superficie che impedisce il naturale scambio dell’ossigeno con l’aria, con gravi conseguenze per l’ecosistema.