Milan in vendita da Bangkok offerta di 1 miliardo di euro

Dopo 29 anni sembra volgere alla fine il regno di Silvio Berlusconi sul Milan. Un pre accordo è stato stipulato due settimane fa proprio ad Arcore, alla presenza dei rispettivi consulenti. Quello dei thailandesi, una banca d’affari mondiale, ha offerto la garanzia del potenziale investimento miliardario, anche se inizialmente l’ingresso dovrebbe essere morbido, con il 30% delle quote azionarie. Una cifra pari, in base alla valutazione, a 300 milioni, ai quali verrebbe aggiunto il resto nei tre anni successivi grazie all’esercizio di un’opzione call, che dà diritto alla cordata asiatica di rilevare alla data stabilita la quota di maggioranza, senza che Silvio Berlusconi possa opporsi.

L’accordo prevede il diritto di esclusiva e mette l’offerta davanti a quella di Wanda, il gruppo cinese che si è assicurato il colosso internazionale dei diritti tv Infront, dopo avere già acquisito il controllo dell’Atletico Madrid.

La prossima settimana è in programma l’appuntamento decisivo. I thailandesi si presenteranno in Italia, per discutere le modalità di acquisto delle quote azionarie e soprattutto la loro entità. In teoria tutto può succedere, perfino che il gruppo di Bangkok rilevi il pacchetto di maggioranza o che Silvio Berlusconi cambi idea.

Fininvest non può più competere con i principali club spagnoli, tedeschi e inglesi. Gli interlocutori sono in grado di cancellare i debiti con le banche (256 milioni) e il deficit (una sessantina di milioni), investendo il necessario per riportare la squadra in cima all’Europa. Un altro punto a favore è che sarà rispettato il suo ruolo di presidente. Anche le competenze della figlia Barbara sul settore marketing verrebbero salvaguardate e in particolare il progetto dell’ad della parte commerciale per la realizzazione entro il 2019 del nuovo stadio di proprietà nell’area del Portello, idea che non dispiace al Comune. L’eventuale arrivo dei thailandesi, lascia da definire la posizione di Galliani.