Brindisi, Roberto Tarantino tenta di uccidere la zia strangolandola con un cavo elettrico

Movente del delitto una serie di maltrattamenti e di vessazioni maturate in famiglia, per ragioni a quanto accertato, di tipo economico. Roberto Tarantino, di Brindisi, è stato condotto in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Brindisi Maurizio Saso su richiesta del Pm Luca Buccheri. Le indagini sono state avviate il 23 settembre scorso quando la donna di 82 anni è stata ricoverata in ospedale previa richiesta di soccorso partita proprio dal nipote. Questi aveva raccontato ai sanitari di aver soccorso la parente, convivente, dopo una caduta in casa.  Le ferite al collo della donna, però, non sembravano compatibili con la versione fornita dal nipote. La stessa vittima aveva raccontato di essere stata aggredita in casa, ma non aveva fatto il nome del responsabile dell’atto.

L’attività investigativa si è avvalsa delle riprese delle telecamere posizionate nei pressi dell’abitazione della donna, oltre che di intercettazioni ambientali e testimonianze raccolte sul clima familiare da tempo caratterizzato da liti e minacce. Agenti della Squadra mobile della Questura di Brindisi hanno arrestato l’uomo di 62 anni accusato di aver tentato di uccidere, strangolandola con un cavo elettrico, l’anziana zia.