Sfruttamento della prostituzione nell’area Sud di Milano 19 arresti

Una vasta operazione ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Milano Stefania Pepe, nei confronti di 19 persone per sfruttamento della prostituzione. Coinvolti a vario titolo nel sodalizio criminale, i destinatari dell’ordinanza, per la maggior parte di nazionalità romena, reclutavano e sfruttavano giovani connazionali condotte in Italia e costrette a prostituirsi sotto la minaccia e la consumazione di violenze fisiche e psicologiche.

L’indagine, avviata nell’agosto 2011, è partita a seguito di lettere anonime nelle quali venivano denunciate e riportate in modo puntuale le continue violenze e la condizione di schiavitù in cui versavano giovani ragazze romene avviate alla prostituzione.

Le vittime, anche minorenni, erano in balia di concittadini romeni di etnia rom, residenti in alcuni campi nomadi milanesi organizzati che si fronteggiavano con altri gruppi criminali in maniera violenta per contendersi la gestione della prostituzione nell’area a Sud di Milano.

Gli agenti del commissariato “Scalo Romana” hanno accertato come le vittime fossero al centro di una vera e propria tratta. Prima “comprate” e poi “vendute”, venivano tutte sottoposte a vessazioni fisiche e morali. I poliziotti hanno ricostruito tutte le fila di un’organizzazione stabile e gerarchicamente impostata, fondata sul vincolo di appartenenza sia etnica sia familiare i cui affiliati agivano secondo una precisa logica di gruppo e le cui scelte venivano decise da un numero ristretto di persone individuabili quali referenti principali.